> > Brasiliani deportati dagli Usa: "un'esperienza orribile, orribile"

Brasiliani deportati dagli Usa: "un'esperienza orribile, orribile"

Belo Horizonte, 8 feb. (askanews) – Un gruppo di migranti brasiliani deportati dagli Stati Uniti arriva all’aeroporto di Confins a Belo Horizonte. Partiti dalla Louisiana, con tappa a Portorico e a Fortaleza, sono solo alcuni dei deportati dall’amministrazione Trump. Presente all’aeroporto anche Macaé Evaristo, ministra per i diritti umani e la cittadinanza del Brasile: “Per gli Stati Uniti sono dei deportati dice. Per noi sono rimpatriati, tornano a casa” dice.

L’amministrazione del presidente Lula ha protestato vigorosamente contro le modalità di queste espulsioni che vedono i migranti ammanettati in volo come criminali, anche quando l’unica colpa che hanno è essere privi di documenti ed essere caduti in una retata degli agenti federali, che sono sotto pressione per dimostrare i risultati delle politiche di Trump.

Alan Rodrigues, un commerciante, dice “avevamo fame, ci hanno dato solo pane e mortadella, acqua e patatine fritte. Ci hanno ammanettato le mani e i piedi, orribile, orribile”.

André Iaguela, operaio specializzato, dice “Sono felice di essere tornato vivo perché per chi ci è passato questa è un’esperienza terrificante”

E Cesar Diego, broker, racconta, “sono emigrato per dare una vita migliore alla mia famiglia ma la nostra vera ricchezza è qui a casa, questo lo posso dire per esperienza”.

Proprio l’effetto che l’amministrazione Trump vuole ottenere.