La Corte Suprema di Giustizia del Brasile ha accolto la richiesta dell’Italia e ratificato la sentenza di condanna per Robinho: 9 anni di carcere per violenza sessuale di gruppo, episodio avvenuto nei confronti di una ragazza in una discoteca milanese. L’ex calciatore brasiliano, che sarà arrestato entro 48 ore, sconterà la pena in patria.
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Condannato Robinho, sconterà la pena in patria
Robinho era stato condannato nel 2017 ma il Brasile ha sempre negato l’estradizione, così la giustizia italiana ha reso possibile una sua reclusione in patria e la Corte di Brasilia si è pronunciata, con nove voti su undici, favorevole alla richiesta italiana. Robnho potrà ricorrere per impugnare il provvedimento, ma lo potrà fare solo una volta in carcere.
Le parole dell’ex calciatore brasiliano
Pochi giorni fa, Robinho aveva attaccato il nostro Paese durante un’intervista a Tv Record: “Sono stanco di vedere le storie di razzismo che avvengono lì. Sfortunatamente tutto ciò continua fino a oggi con le medesime persone che non fanno nulla contro questo tipo di atti. E sono le stesse che mi hanno condannato. Era il 2013 e siamo al 2024. Con la quantità di prove che ho a mia discolpa, senza dubbio non sarei condannato. Se sotto processo ci fosse un italiano o una persona di razza bianca, il discorso sarebbe diverso, sarei stato assolto“. L’ex calciatore brasiliano ha sempre respinto le accuse di violenza: “Era un rapporto consensuale. Avrei potuto negarlo perché il mio Dna non c’è, ma non sono un bugiardo. Ho prove rilevanti per chiunque, ma non per loro“.
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