Dj dal 2005, Sandro Bani ha suonato in tutta Europa, in festival quali lo Zrce Spring Break in Croazia e in club quali The Room a Barcellona, Aquarius, Kalypso, Kratran, Noa Beach Club e Papaya in Croazia, il Tantra a Ibiza e tanti altri; dal 2017 è resident ed headliner per il festival croato Zrce Spring Break e dal 2019 è resident al Bobino Club di Milano; dal 29 dicembre al 5 gennaio è stato in console tutti i giorni all’Aprés Ski Snowbar Ruacia in Selva di Val Gardena.
Sul fronte discografico, Sandro Bani vanta release per etichette discografiche del calibro di Do It Yourself, Glitter, X-Energy, d:vision, Ultra Records, Spinnin’ Records, Blanco Y Negro, SIRUP e Samui Recordings; nel 2018 ha dato vita insieme all’amico e collega Davide Svezza alla label Jackpot Records, la cui missione è quella di unire il mondo della musica house, dalla radio al clubbing ai festival, portando le idee innovative di DJ e produttori di tutto il mondo sotto un’unica realtà. Il 3 gennaio 2025 è uscita la loro compilation “The Best of Deep & Tech House”.
Quando hai deciso di diventare dj e producer?
Ho deciso che dovevo vivere di musica e soprattutto dietro la console nel 2004, quando in una delle mie prime serate trascorse in discoteca da cliente, mi sono emozionato sulle note di un remix di “Con il Nastro Rosa” di Lucio Battisti. Con gli occhi lucidi ho raggiunto i miei amici e, indicando la console, dissi loro: “io devo stare là sopra a far vivere le emozioni che il DJ ha fatto vivere a me oggi”.
Quando hai capito che ce la stavi facendo?
La prima volta in consolle è stata nel 2005; però ancora andavo a scuola e prima di aprire una partita iva come deejay mi sono guadagnato il titolo di perito elettrotecnico. Quando ho deciso di licenziarmi da quel ruolo nel 2010, ho capito che la direzione era quella giusta!
I tuoi dj preferiti?
Senza far nomi – perché sicuramente me ne dimenticherei qualcuno – quelli che con i loro dj set ti fanno emozionare, quelli che sono perfezionisti, quelli che cercano sempre di trovare nuova musica e di far capire al pubblico che dietro un dj set di qualche ora ci può essere anche uno studio di settimane se non mesi.
Il tuo club ed il tuo festival preferiti?
Ho avuto, ed ho tutt’ora, la fortuna di far emozionare il mio pubblico con i miei set a Zrce (Pag, Croazia). Son approdato in quell’isola per la mia prima volta nel 2014 e non me ne sono più voluto andare; ho un sacco di set registrati in video sul mio canale YouTube: Kalypso, Aquarius, Euphoria, NOA e Papaya. Attualmente il club migliore per me resta il NOA, dove anche per quest’anno sarò headliner e stage manager del festival Zrce Spring Break. Uno dei miei obiettivi del 2025 è partecipare a più festival sia come cliente (perché non si smette mai di imparare) sia come DJ guest. Ciò premesso, mi permetto di dire: in Italia Nameless, in Europa Tomorrowland, nel mondo Ultra Music Festival.
Come definiresti la musica che suoni e produci?
La musica che produco è dettata dal sentimento nonché dalla tipologia di serate che ho in calendario. Ad agosto trascorro tutto il mese in consolle in diversi club di Ibiza e cerco di produrre più afro-house e tech house. A ridosso del festival Zrce Spring Break punto a produrre progressive house perché si presta benissimo per il mio set al NOA. Durante l’anno (e dal 2019) ricoprendo il ruolo di dj resident presso il Bobino di Milano – e dato il numero elevato di serate in questo rinomato locale — cerco di produrre musica house che piaccia sia a me che al mio pubblico.
Il momento che ricordate con più piacere nella tua vita da dj?
Risposta breve: la mia prima serata all’estero. Non ho realizzato subito, ma quando ho terminato il mio primo set in Grecia (Corfù) ho avuto la conferma che la strada non era giusta, era perfetta!
Quello più assurdo o imbarazzante?
Sono un fan del problem solving e dell’esperienza. Una frase che mi è rimasta impressa da tempo è la seguente: “diventa talmente bravo a gestire i problemi che vorrai averne”. E sulla base di questo potrei raccontare un sacco di problemi risolti in live e che nessuno in pista si è accorto dell’esistenza. Qualche esempio? I lettori CD che si bloccano durante le serate, brani che hai suonato perfettamente per ore ed ore e che decidono di bloccarsi durante il tuo primo set da headliner, o ancora serate che sulla carta sarebbero dovute esser sold out giorni prima dell’inizio dell’evento stesso ed invece non raggiungono nemmeno la metà della capienza del club. Vado avanti? (sorride – ndr).
Come trascorri il tempo libero?
Ascoltando musica di tutti i generi e ripulendo, riordinando e studiando costantemente la mia libreria musicale; oltre 10mila brani da portare in ogni set sono impegnativi da gestire…
Come ti rapporti con i social network?
Cerco di farne un uso limitato; ma tante volte – soprattutto per club che non hanno mai ascoltato un tuo set – sono fondamentali per far capire quanto possa impattare la tua esperienza per il loro pubblico.
I tuoi prossimi progetti?
Zrce Spring Break in Croazia, estate in consolle a Ibiza, nuove release durante l’arco dell’anno, che annuncerò a breve. Restate sintonizzati!
I tuoi link?
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