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Botta e risposta con Wellen Brecher

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Wellen.Brecher è più di una band: è un manifesto vivente di ciò che significa rendere la musica davvero accessibile. Parte dell’iniziativa Ick Mach Welle!, dal 2018 promuovono l’inclusione nella club culture, e soprattutto, fanno musica potentissima. Lo scorso 7 marzo è uscito il primo albu...

Wellen.Brecher è più di una band: è un manifesto vivente di ciò che significa rendere la musica davvero accessibile. Parte dell’iniziativa Ick Mach Welle!, dal 2018 promuovono l’inclusione nella club culture, e soprattutto, fanno musica potentissima. Lo scorso 7 marzo è uscito il primo album completo dei Wellen.Brecher, LIEBESERKLÄRUNG,  per l’etichetta Killekill, un’evoluzione rispetto ai loro lavori precedenti della band e, sempre questo mese, il progetto si è esibito a HÖR, la web radio più famosa di Berlino.
In attesa di vederli live nei migliori festival e club della capitale tedesca, questo è quello che ci hanno raccontato.

Ciao Wellen.Brecher, e benvenuti nu notizie.it

Quando avete deciso di iniziare a produrre musica?

Dave: Nel 2004, sperimentando con Rebirth e Ableton 4, che era incluso con un controller MIDI.

Werner: Nel 2018, con l’inizio del progetto Ickmachwelle. Ho iniziato a produrre musica da solo durante i lockdown per il Covid.

Uwe: Anche io nel 2018 con Ickmachwelle, dopo aver registrato alcune jam insieme.

Hanni: Credo di non averlo mai deciso davvero. È successo per caso.

Quando avete capito che la musica sarebbe stata la vostra strada?

Dave: Nel 2005. Ho iniziato a fare il DJ già ai tempi della scuola, ma è stato allora che ho studiato seriamente ingegneria del suono e produzione, cercando di imparare tutto ciò che potevo.

Werner: A 14 anni ho iniziato a comprare dischi e ho capito di voler diventare un DJ.

Hanni: Anche qui, credo di non aver mai raggiunto il punto in cui posso dirlo con certezza. Ho semplicemente iniziato a fare musica, approfondendo sempre di più, fino a rendermene conto.

Uwe: Non l’ho ancora deciso

.

Chi sono i vostri artisti preferiti?

Dave: The KLF. Ho tanti artisti preferiti, ma rispetto soprattutto la loro visione dell’arte e del suo ruolo nel mondo.

Werner: Charlotte De Witte e Headhunterz. Amo la trance.

Hanni: In ambito elettronico? Antony Rother e TEL. Ma a dire il vero, non conosco molto quella scena.

Uwe: DJ Flush e Alienata, adoro tutti gli artisti di KILLEKILL.

E i vostri club e festival preferiti?

Dave: Al momento Tresor, credo riesca a trovare il giusto equilibrio tra qualità artistica e atmosfera accogliente a Berlino. Tra i festival, Nation of Gondwana, che ha una comunità calorosa e una perfetta organizzazione dietro un’apparente libertà.

Hanni: Ogni club che ci invita a suonare diventa il mio preferito!

Werner: ://About Blank a Berlino e il Defcon Festival. Adoro i grandi festival.

Uwe: Anche per me ://About Blank, ci siamo divertiti molto a suonarci.

Come descrivereste la vostra musica?

Dave: Caoticamente divertente. Punto.

Werner: Musica sperimentale. Mi piace anche l’hardstyle, quindi produco anche quello.

Hanni: Qualcosa nato dal bisogno di grattare un prurito creativo.

Uwe: Suono techno.

Qual è il momento più bello che ricordate nella vostra carriera musicale?

Dave: Non si dimentica mai la prima volta che senti la tua musica suonare su un grande impianto, in una stanza piena di gente felice. E ne ho vissuti tanti di quei momenti.

Werner: L’anno scorso ho suonato in vinile al Nation of Gondwana e ho spezzato un disco alla fine del mio set.

Uwe: Il party Staub a About Blank di Berlino l’anno scorso. Persone splendide che ballavano!

E il momento più assurdo o imbarazzante?

Dave: Dover riavviare un laptop a metà di un live A/V e dover dire al pubblico che c’erano ancora 15 minuti di show perché un blackout aveva mandato in tilt il MIDI… e subito dopo aver finito, scollegare il cavo sbagliato e spegnere l’impianto del set successivo. Ops.

Hanni: Dover abbandonare un concerto perché non trovavo il cavo di alimentazione giusto per la tastiera. Quindi niente live.

Come trascorrete il tempo libero?

Dave: Tempo libero? Ne ho poco, ma quando posso leggo o incontro amici.

Hanni: Suono la batteria, sperimento con i synth e vado a pescare (ma credo di non avere mai davvero tempo libero).

Werner: Cerco nuovi dischi.

Uwe: Mi rilasso a casa e guardo il calcio… ITALIAAA!!

Che rapporto avete con i social media?

Dave: Li uso raramente e con riluttanza. So che l’“engagement” ha i suoi vantaggi, ma non sono convinto che le strategie di marketing si adattino bene a un discorso autentico.

Hanni: Cerco di non usarli o di delegare ad altri, tranne quando si tratta di synth e gatti.

Werner: Solo Telegram e Discogs.

Uwe: Su SoundCloud, ascoltando DJ set.

Quali sono i vostri prossimi progetti?

Dave: A breve uscirà un EP sotto il mio alias “Senator” su OUROBUROS, oltre a un paio di collaborazioni con un artista di Berlino (ma lascio a lui l’annuncio ufficiale).

Hanni: Meglio che non dica nulla, la mia ragazza potrebbe leggere!

Werner: Sto lavorando a un vinile Picture Disc con il mio alias “Black Davil” insieme ad Alexandre De Coupigny.

Uwe: Suonerò un set con DJ Techmo al prossimo party Brave New World a Berlino e continuerò a suonare con Wellen.Brecher.

instagram.com/wellen.brecher_live