Il dj ed il producer Renato Ratier è una figura più che decisiva per quanto riguarda la scena clubbing brasiliana ed internazionale. Proprietario e fondatore del D-EDGE, da quasi trent’anni in console nei migliori club e on stage nei festival più importanti di tutto il mondo, Ratier è attualmente in prima fila nel progetto JETSET, che questa estate vedrà un Boeing 727-200 che questa estate diventerà una discoteca all’interno del Surreal Park, situato a Camboriù, nello Stato di Santa Catarina, in Brasile.
Quando hai deciso di diventare un DJ?
L’ho deciso nel 1989 ma lo sono diventato nel 1996. Sono sempre stato appassionato di musica, ero sempre nei negozi a comprare nuovi dischi e a volte viaggiavo all’estero con i miei genitori e tornavo con molti dischi e li davo ad un club a Campo Grande (all’epoca i vinili erano di proprietà delle discoteche, non dei dj, ed era così anche in Italia – ndr). Un giorno un amico mi chiese perché non diventassi un dj visto il mio amore per la musica e l’essere sempre presente alle feste. Da quel momento è partito tutto.
Quando hai capito di avercela fatta?
Quando ho ricevuto i complimenti da un deejay che rispettavo.
Chi sono i tuoi DJ preferiti?
Domanda difficile, ci sono così tanti dj talentuosi che ammiro, l’elenco sarebbe lunghissimo. Di sicuro per me Larry Levan è una grandissima fonte di ispirazione.
Quali sono i tuoi club e festival preferiti?
Surreal Park a Camboriu, D-EDGE a Rio e a San Paolo.
Come descriveresti la musica che suoni e produci?
Un mix delle diverse fasi musicali che hanno attraversato la mia vita mi danno un’ampia prospettiva. Bevo da fonti diverse e viaggio attraverso territori variegati.
Qual è il momento più piacevole che ricordi nella tua carriera da DJ?
Ho tanti bei ricordi: un bel momento è stato sicuramente quanto stavo suonando ed i miei flgli era sul dancefloor.
Qual è stato il momento più assurdo o imbarazzante?
Una volta che ho perso un volo e di conseguenza anche la serata nella quale avrei dovuto suonare.
Come trascorri il tuo tempo libero?
Non ne ho molto. Cerco di dedicarlo sempre più a Dio, a me stesso ed alle persone che amo.
Come ti relazioni con i social network?
Se devo essere sincero, sono abbastanza stanco dei social media, ma si deve passare attraverso loro per comunicare.
Quali sono i tuoi progetti futuri?
Tanta carne al fuoco, ma preferisco creare un po’ di suspance e sorprendere tutti.