Argomenti trattati
- Ciao Pre Silent, e benvenuto su notizie.it
- Quando hai deciso di diventare live performer?
- Come definiresti la musica che suoni e produci?
- Il momento che ricordi con più piacere nella tua vita da producer?
- Come trascorri il tuo tempo libero?
- Come ti rapporti con i social network?
- Ci racconti i tuoi prossimi progetti?
Nella fervente scena techno di Londra, pochi artisti riescono a incarnare con tanta autenticità l’essenza del suono analogico e dell’improvvisazione dal vivo come Pre Silent. Musicista e performer, il suo live set è un organismo in costante evoluzione, un intreccio pulsante di drum machine e sintetizzatori che danno vita a un groove spontaneo, crudo e profondamente umano.
Fondatore di Noise Orchestra, piattaforma che coniuga sperimentazione sonora e inclusività, e co-owner dell’etichetta South Signatures insieme a Raffaele Attanasio, Pre Silent si muove con disinvoltura tra produzione musicale, curatela artistica e nightlife activism. La sua visione si riflette anche in Dance Floor Sensibile, progetto realizzato con Gabriele Capponi per promuovere una club culture più accessibile e consapevole.
Dalle sue prime esperienze nei rave italiani fino ai palcoscenici di FOLD, Tresor, Tempio del Futuro Perduto, Village Underground ed E1, il percorso di Pre Silent è una testimonianza del potere aggregativo della musica elettronica. Con un curriculum che lo ha visto dividere la console con nomi del calibro di DVS1, Helena Hauff, Freddy K, Dj Rush ed Ellen Allien, il suo approccio non si limita al dancefloor, ma si estende alla costruzione di nuove narrazioni per la scena underground contemporanea.
In questa intervista, Pre Silent ci racconta la sua evoluzione artistica, la filosofia dietro il suo suono e la sua missione per rendere la nightlife un luogo più inclusivo.

Ciao Pre Silent, e benvenuto su notizie.it
Quando hai deciso di diventare live performer?
Non c’è stato un momento specifico è stato un processo piuttosto spontaneo. All’età di 17 anni, ho iniziato a organizzare piccoli eventi con un gruppo di amici per puro divertimento. In quel periodo è iniziato il mio percorso come Dj, finché non ho avvertito come la necessità di iniziare a produrre io stesso musica elettronica. Il mio approccio al missaggio dell tracce è stato da subito live e nel tempo sono passato dall’improvvisazione sui VST all’interno della DAW all’ improvvisazione su sintetizzatori, drum machine e hardware vari che sono poi diventati la mia grande passione.
Come definiresti la musica che suoni e produci?
Dal 2014 mi sono specializzato nella live performance, quindi la musica che produco è profondamente orientata verso l’improvvisazione. Non amo moltissimo passare ore a programmare o automatizzare parametri al pc mentre, al contrario, mi diverto molto a sperimentare attorno ai limiti dei sintetizzatori analogici. Le mie produzioni sono caratterizzate da un suono caldo, grezzo, con un groove spontaneo e fortemente umanizzato che all’interno delle mie produzioni bilancia la ripetizione del loop con un pizzico di imprevedibilità.
Il momento che ricordi con più piacere nella tua vita da producer?
Senza dubbio, uno dei momenti più significativi per me è stato quando Raffaele Attanasio, durante una cena, mi ha proposto di collaborare con lui allo sviluppo di South Signatures Records. Gestire un’etichetta discografica è sempre stato un mio sogno, e mai avrei immaginato di farlo al fianco di Raffaele, uno degli artisti che ha avuto un impatto profondo sul mio percorso e continua a ispirarmi ogni giorno. Questa entusiasmante avventura, iniziata circa un anno fa, mi ha spinto ad ascoltare e scoprire un’enorme varietà di musica, rappresentando per me un’importante opportunità di crescita professionale e personale.
Come trascorri il tuo tempo libero?
Nel tempo libero spesso faccio festa con gli amici. Ma mi piace anche leggere, viaggiare -a chi non piace? – dedicarmi alla cucina, sono anche discretamente bravo lo devo ammettere Cerco spesso di ritagliarmi un po’ di tempo tra un impegno e l’altro per una passeggiata nel parco, anche solo per mezz’ora, credo sia molto importante per me passare del tempo da solo a contatto con la natura e i suoi suoni. Aiuta a ricaricare le energie e soprattutto fa bene all’umore.
Ritengo che i social media siano uno strumento estremamente potente se utilizzati nel modo giusto. Principalmente, li utilizzo per promuovere gli eventi di Noise Orchestra, le mie release personali e quelle di South Signature. Inoltre, sfrutto queste piattaforme per sensibilizzare le persone su tematiche socio-culturali che spesso tratto attraverso Noise Orchestra e Dancefloor Sensibile e spesso mi capita di ricevere messaggi da persone con disabilità che mi contattano soprattutto nel fine settimana per chiedere informazioni sull’accessibilità delle venue.
Ci racconti i tuoi prossimi progetti?
Con piacere! Un mio carissimo amico, Marthial, produttore di rilievo nella scena milanese, mi ha invitato a rilasciare un EP per la sua etichetta, 24h Records. Il concept di questo progetto è tanto semplice quanto interessante: si tratta di produrre ogni traccia in un massimo di 24 ore. Ho accettato la sfida e ho prodotto “Tangled Routine”, un EP composto da quattro tracce registrate interamente dal vivo, che sarà rilasciato il 4 aprile su 24h Records. Inoltre, sto collaborando con un produttore che ammiro molto e che ho la fortuna di poter chiamare amico, Stanislav Tolkachev. Stiamo lavorando insieme a una release in vinile molto speciale per South Signatures, e non vedo l’ora di condividere ulteriori novità a riguardo.