Boom di suicidi in carcere: ecco i dati sconcertanti

Dal 5 al 31 gennaio si sono registrati 13 suicidi in carcere, più del triplo rispetto al 2023

Dal 5 al 31 gennaio 2024 si sono suicidate in carcere 13 persone.

Più del triplo rispetto ai dati del 2023. Il numero più alto registrato in un mese dal 2009.

I suicidi in carcere

Dei tredici morti dodici si sono uccisi impiccandosi, mentre un altro, Stefano Bonomi di 65 anni, è morto dopo un lungo sciopero della fame.

Tre detenuti si sono suicidati nel giro di una settimana nel carcere di Poggioreale, a Napoli, che presenta un serio problema di sovraffollamento.

Tiziana Guacci, segretaria regionale per la Campania del Sindacato autonomo polizia penitenziaria (Sappe), ha infatti ricordato che “a fronte di una capienza regolamentare di 1.571 posti, oggi sono presenti 2.020 persone.”

Ma tutte le carceri italiane condividono questo problema. Stando ai dati dell’Associazione Antigone, al 31 dicembre del 2023 erano detenute 60.166 persone a fronte di una capienza massima di 51.179 posti. E la popolazione carceraria non sta diminuendo, mantenendosi costante negli ultimi 10 anni tra le 50.000 e le 60.000 persone.

Le possibili cause

Il problema sarebbe non solo il sovraffollamento ma, secondo Alessio Scandurra, coordinatore dell’Osservatorio nazionale sulle condizioni di detenzione degli adulti per Antigone, anche una nuova chiusura del carcere all’esterno. Ad esempio, durante la pandemia, ai detenuti era stata data la possibilità di chiamare i familiari tutti i giorni, mentre ora molte carceri stanno reintroducendo il limite di 10 minuti a settimana.

Ma i nuovi limiti non corrispondo dall’altra parte a migliori servizi. Afferma Scandurra: “Non è un carcere che diventa più duro da una parte, ma meglio dall’altra: non è un contesto che va incontro alle difficoltà.”