Argomenti trattati
Il governo ha introdotto importanti novità per il Bonus Natale 2024, estendendo il beneficio a ben 4,5 milioni di lavoratori. Questa misura, già discussa nella nuova legge di bilancio, prevede un contributo di 100 euro destinato ai lavoratori con redditi fino a 28.000 euro, che riceveranno il bonus nella tredicesima di dicembre. La nuova versione del Bonus Natale punta ad allargare la platea dei beneficiari, grazie alla revisione dei requisiti che include ora anche i genitori single.
Taglio dell’Irpef e allargamento della platea di beneficiari
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) è impegnato a estendere il taglio dell’Irpef a un numero crescente di contribuenti, con l’obiettivo di favorire i redditi medio-bassi. Tuttavia, questa espansione dipenderà dai fondi disponibili, che saranno confermati solo dopo la verifica dei dati definitivi del concordato fiscale.
Durante un recente incontro a Palazzo Chigi con le associazioni imprenditoriali, il ministro Giancarlo Giorgetti ha dichiarato che la riduzione dell’Irpef è una priorità, in linea con la delega fiscale. Confcommercio ha chiesto di abbassare la seconda aliquota Irpef al 33%, mentre Confesercenti ha esortato il governo a sostenere i consumi. Anche Confindustria, inizialmente critica, ora segnala convergenza sugli obiettivi della manovra.
Bonus Natale per 4,5 milioni di italiani: come funziona
Grazie all’allargamento dei criteri, il Bonus Natale da 100 euro raggiungerà oltre quattro milioni e mezzo di lavoratori. A differenza di quanto previsto inizialmente, il bonus sarà destinato non solo ai contribuenti con coniuge a carico, ma anche a quelli con figli a carico, ampliando di fatto il numero di famiglie beneficiarie. Secondo il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, si tratta di una misura destinata a sostenere i nuclei familiari, senza vincoli sullo stato civile dei lavoratori.
Il canone Rai e altre novità fiscali per il 2025
Nel dibattito sulla legge di bilancio, emerge anche il nodo del canone Rai. La Lega ha proposto di mantenere la riduzione del canone da 90 a 70 euro anche per il 2025, con un emendamento che verrà discusso in Senato. Forza Italia ha già espresso la sua contrarietà, ma Giorgetti ha chiarito che sarà il Parlamento a decidere. Sul fronte del Pnrr, il ministro ha inoltre assicurato che la spesa pubblica è in linea con le stime.