Lucrezia Ciotti È stato pubblicato sul sito del Dipartimento per il programma di Governo il decreto interministeriale che attua il cosiddetto Bonus Giovani, previsto dal Decreto Coesione. Il tanto atteso Decreto Attuativo introduce una novità importante, modificando il periodo durante il quale è possibile beneficiare delle assunzioni agevolate, limitandolo al periodo successivo all’autorizzazione dell’UE. Ecco cosa prevede.
Bonus Giovani 2025, firmato il Decreto attuativo: cosa prevede
Inizialmente prevista per le assunzioni dal 1° settembre 2024 al 31 dicembre 2025, la finestra temporale del Bonus Giovani è stata ridotta. L’agevolazione sarà ora disponibile solo per le assunzioni o trasformazioni avvenute dal 31 gennaio 2025.
Il bonus prevede un esonero totale dai contributi previdenziali per 24 mesi, con massimali differenziati in base alla sede di lavoro:
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650 euro mensili per le assunzioni nelle regioni del Sud e Isole (Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria, Sardegna).
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500 euro mensili per il resto d’Italia, con un limite: l’esonero non può superare il 50% dei costi salariali.
L’agevolazione è destinata ai datori di lavoro privati che assumono giovani fino a 34 anni e 364 giorni a tempo indeterminato o trasformano contratti a tempo determinato in stabili.
I datori di lavoro che desiderano usufruire dell’agevolazione dovranno seguire una serie di passaggi. In primo luogo, dovranno inviare una domanda preventiva all’INPS tramite canale telematico. Una volta inviata la richiesta, dovranno attendere la conferma della disponibilità delle risorse. Successivamente, dovranno procedere con l’assunzione entro 10 giorni dalla comunicazione di accoglimento della domanda. Infine, dovranno informare l’INPS dell’avvenuta assunzione per poter ottenere il riconoscimento del beneficio.
Chi è escluso dal Bonus Giovani 2025
L’autorizzazione della Commissione Europea, concessa il 31 gennaio 2025, ha escluso tutte le assunzioni tra settembre 2024 e gennaio 2025 dal beneficio.
L’agevolazione non è disponibile per:
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Imprese in difficoltà economica
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Datori di lavoro che hanno licenziato nei sei mesi precedenti
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Lavoro domestico e contratti di apprendistato
Inoltre, il beneficio non può essere combinato con altri esoneri contributivi, ma può essere compatibile con la deduzione fiscale per le nuove assunzioni.