Nella notte, l’Ucraina è stata teatro di un’altra violenta ondata di attacchi missilistici russi, che hanno colpito diverse regioni del paese. Kharkiv, Odessa, Leopoli e persino la capitale Kiev hanno subito l’attacco, con danni significativi alle infrastrutture, inclusa la distruzione di una centrale elettrica nei pressi di Kiev. Secondo la Bild i missili per i sistemi Patriot e Iris-T sarebbero finiti.
Approvata la nuova legge sulla mobilitazione
Questi raid rappresentano solo una parte della rinnovata offensiva russa, che sta mettendo a dura prova le forze ucraine già esauste e in attesa di nuovi aiuti dall’Occidente. Il Parlamento ucraino ha votato a favore della nuova legge sulla mobilitazione, con l’obiettivo ambizioso di reclutare altri cinquecentomila soldati entro l’anno. La decisione è stata presa in risposta alla difficile situazione sul fronte, dove gli ucraini si trovano in netta inferiorità numerica rispetto alle forze russe. La legge, sebbene sia stata accolta con sgomento da molti soldati già esausti, mira a rafforzare le difese ucraine e a garantire un sostegno adeguato contro l’aggressione russa.
Lamenti e preoccupazioni sul fronte
Le decisioni del Parlamento hanno suscitato malcontento tra i militari ucraini, molti dei quali esprimono la necessità di riposo dopo lunghi mesi di servizio continuativo. Il presidente Zelensky assicura che si stanno studiando misure per garantire la rotazione delle truppe al fronte e alleviare la loro fatica.