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L’ultimo sabato di campagna elettorale in vista delle elezioni regionali del 17 e 18 novembre, a Bologna si è trasformato in un pomeriggio di scontri tra antagonisti e polizia.
Bologna, scontri in piazza per il corteo di Casapound
Le tensioni si sono acuite nel pomeriggio, quando la rete dei Patrioti e Casapound hanno organizzato una manifestazione, autorizzata contro la volontà del Comune, dirigendosi verso piazza XX Settembre, non lontano dalla stazione centrale. La scelta del luogo ha scatenato le reazioni della rete antifascista bolognese, che ha considerato l’evento una provocazione, per la sua vicinanza alla stazione, teatro della strage del 2 agosto 1980, compiuta dal terrorismo nero.
Le parole di Elly Schlein
La mattinata è iniziata con un presidio dell’Anpi in piazza del Nettuno, davanti al sacrario dei partigiani, al quale hanno preso parte esponenti del Partito Democratico, Sinistra Italiana e Movimento 5 Stelle, inclusi Elly Schlein e Nicola Fratoianni. “Siamo qui accanto ai volti di chi ha fatto la Resistenza. Sono valori da declinare al presente e al futuro” ha commentato la segretaria del PD “E oggi vuole dire impegnarsi ogni giorno per la partecipazione delle persone e l’emancipazione delle persone soprattutto di quelle che oggi fanno più fatica. Quindi il Pd è felice di partecipare oggi a questo presidio democratico e antifascista. Siamo qui per ribadire i nostri valori fondamentali“.
L’intervento dei collettivi antifascisti
Più tardi, la manifestazione della rete dei Patrioti e di Casapound ha preso il via, incontrando non poche ostilità lungo il percorso. Il corteo è stato fermato dal cordone delle forze dell’ordine in tenuta antisommossa all’ingresso della piazza, dove, nel frattempo, si erano radunati manifestanti antifascisti intonando “Bella ciao”. È poi intervenuto anche il corteo dei collettivi studenteschi che, nel tentativo di avvicinarsi ai manifestanti di estrema destra, è stato respinto dalla polizia, con un bilancio di tre agenti lievemente feriti.
Il commento di Piantedosi
“A Bologna ancora una volta le forze di polizia, schierate a difesa della sicurezza pubblica e della libertà di manifestare, sono state oggetto di vergognose aggressioni e violenze da parte di gruppi di facinorosi” sono state le parole del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che ha aggiunto “Confido che tutte le forze politiche e sociali del paese, senza tentennamenti o speciosi distinguo, sappiano prendere le distanze da comportamenti pericolosi ed inaccettabili in democrazia“.