L’operazione della Polizia di Stato contro un gruppo neonazista e suprematista denominato “Werwolf Division” ha portato a 12 arresti in tutta Italia.
Sgominato gruppo neonazista “Werwolf”
La polizia ha eseguito 12 arresti in carcere su tutto il territorio nazionale, su ordine del gip del Tribunale di Bologna e su richiesta della Procura, nei confronti di presunti membri del gruppo suprematista e neonazista “Werwolf Division”.
Le accuse includono associazione con finalità di terrorismo, propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa, oltre alla detenzione illegale di armi da fuoco. Nel corso delle perquisizioni in sedi e abitazioni sarebbe stato trovato materiale propagandistico inneggiante al nazismo e al fascismo.
Nel frattempo, sono in corso 13 perquisizioni domiciliari. L’operazione è coordinata dalla Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo e dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione.
Più di un anno fa, nel maggio del 2023, sempre in Emilia Romagna, le forze dell’ordine portarono a termine un’operazione che rivelò l’esistenza di una rete online attiva su Telegram, denominata “Werwolf Division”. In quella circostanza, furono indagate 8 persone nella provincia di Bologna, una delle quali fu trovata in possesso di una pistola. Le indagini coinvolsero individui di età compresa tra i 30 e i 44 anni, tra cui una donna residente a Roma e un uomo di Milano. Sul canale Telegram, gli iscritti celebravano il nazismo, diffondendo immagini inequivocabili di svastiche, teschi e croci celtiche.
Sgominato gruppo neonazista “Werwolf”: di cosa si tratta?
Il nome ‘Werwolf Division’ deriva dai ‘lupi mannari’ nazisti, un’unità guidata da Heinrich Himmler per contrastare l’avanzata delle forze alleate e sovietiche in Germania alla fine della Seconda Guerra Mondiale.