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Un colpo al cuore per Giampaolo Lideo
Giampaolo Lideo, un artigiano di 85 anni, ha dedicato oltre sei decenni alla restaurazione e lucidatura di mobili nella sua piccola bottega a Padova. La sua vita, caratterizzata da una routine regolare e tranquilla, è stata recentemente stravolta da un evento inaspettato: una bolletta dell’acqua che ammonta a ben 17.283,01 euro. Un importo che, secondo le sue stesse parole, rappresenta “il consumo medio di una famiglia di quattro persone nell’arco di 50 anni”. Questo scossone economico ha colpito profondamente l’anziano, che ha commentato: “Un vero colpo al cuore”.
Un errore o un tubo rotto?
Giampaolo, che ha sempre ricevuto bollette modeste, tra i 5 e i 10 euro, si è trovato di fronte a una situazione surreale. L’ultima bolletta, ricevuta il 14 febbraio, era di soli 6,38 euro. L’anziano artigiano ha provato a spiegarsi l’accaduto, ipotizzando che la causa possa essere un tubo rotto, ora riparato. Tuttavia, la comunicazione ricevuta, che parlava di “sollecito di pagamento per fatture insolute”, ha gettato Giampaolo in uno stato di angoscia, facendogli temere la chiusura della fornitura.
Un precedente allarmante
La situazione di Giampaolo non è isolata. Già a fine 2023, l’anziano aveva ricevuto una bolletta “salata” da 437,67 euro, che era riuscito a pagare. Ma ora, con questa nuova richiesta, si trova di fronte a un bivio difficile. “Questa non la posso proprio saldare – ha dichiarato a Il Gazzettino – altrimenti è meglio che chiuda tutto dopo oltre 60 anni di lavoro”. La sua storia solleva interrogativi non solo sulla correttezza delle bollette, ma anche sulle difficoltà che molti anziani e artigiani affrontano in un contesto economico sempre più complesso.