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Una bolletta incredibile
Una pensionata di 63 anni, residente a Selvazzano, un comune della provincia di Padova, ha ricevuto una bolletta dell’acqua che ha dell’incredibile: 22.000 euro. Questo importo, già di per sé stratosferico, era inizialmente superiore, superando i 52.000 euro. La signora, sconvolta e preoccupata, ha immediatamente contattato un avvocato per cercare di capire l’origine di un addebito così elevato.
Il contatore dell’acqua sotto accusa
Un aspetto che ha suscitato particolare attenzione è la posizione del contatore dell’acqua. Situato all’esterno, sotto i marciapiedi, il contatore era inaccessibile per la lettura da parte della pensionata. Questo ha sollevato interrogativi sulla correttezza delle letture effettuate dalla compagnia idrica. L’avvocato Maria Grazia Cangemi, consulente dell’Adico, ha sottolineato come la signora non avesse mai potuto controllare il consumo, rendendo difficile giustificare un addebito così elevato.
Le conseguenze di bollette esorbitanti
Questo episodio non è isolato. Sempre più cittadini si trovano a fronteggiare bollette esorbitanti, che mettono a dura prova le loro finanze. La situazione della pensionata di Selvazzano è un campanello d’allarme per le autorità competenti, che devono garantire un servizio equo e trasparente. La questione delle letture dei contatori e della loro accessibilità è cruciale per evitare che simili situazioni si ripetano. La mancanza di trasparenza e di comunicazione da parte delle aziende fornitrici può portare a situazioni di stress e ansia per i consumatori, costretti a difendersi da addebiti ingiustificati.