Per la Boeing, dopo i numerosi problemi, sono arrivate delle accuse: il un’audizione del 17 aprile al Senato del Congresso Americano, quattro ex dipendenti hanno testimoniato contro l’impresa aeronautica statunitense.
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Boeing, le testimonianze degli ex dipendenti
Sam Salehpour, ingegnere esperto della Boeing, ha sollevato dubbi su due jet e ha raccontato che gli è stato detto di “stare zitto” quando ha segnalato i problemi di sicurezza: “A causa delle mie domande sono stato rimosso dal programma 787 e trasferito sul jet 777“. L’ingengere ha poi aggiunto: “La compagnia non è riuscita a colmare adeguatamente i piccoli spazi nei punti di incontro sulla fusoliera del 787 Dreamliner e questo potrebbe causare un cedimento prematuro senza alcun preavviso. Credo che Boeing possa fare meglio e che la fiducia del pubblico in Boeing possa essere ripristinata”.
La replica dell’impresa
L’azienda ha negato le accuse e ha contestato le affermazioni di Salehpour contro i 787 e 777, che sono utilizzati di base su voli internazionali. Boeing ha spiegato: “Dopo aver effettuato una manutenzione pesante su quasi 700 jet Dreamliner, non sono state trovate crepe da fatica“. In una dichiarazione di mercoledì, l’impresa ha difeso la sicurezza degli aerei, sottolineando che la flotta globale di 787 ha trasportato senza problema più di 850 milioni di passeggeri, mentre il 777 ne ha trasportati i più di 3,9 miliardi. L’azienda ha poi precisato: “Alla Boeing le ritorsioni sono severamente vietate“.
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