Ho già presentato le evidenze che indicano che ero stata designata come consigliera.
Perciò, piuttosto che mettere sotto i riflettori la mia vita privata, che non interessa a nessuno, dovremmo analizzare chi ha mentito e chi non ha svolto efficacemente il proprio lavoro: il Ministro, il gabinetto, la segretaria del Ministro, l’ufficio stampa, e così via. La questione principale rimane la stessa: come è successo che un decreto di nomina potesse essere eliminato senza lasciare alcuna traccia? E qual è stata la ragione? Può essere a causa di un capriccio della moglie di Sangiuliano? Era perché vi era una discontinuità nei curricula? (Il Ministro nell’intervista a TG1 ha negato).
Era a causa di un potenziale conflitto di interesse con la mia azienda? (Se fosse così, anche tutti gli altri consiglieri sarebbero in conflitto, come evidenziato dai curriculum sul sito del Ministero). Potrebbe essere successo a seguito del discussione con Arianna Meloni? (Il Ministro mi chiamò subito dopo per condividere i dettagli della conversazione)”. Maria Rosaria Boccia in una serie di post su Instagram torna a parlare dell’incidente relativo alla sua mancata designazione come consigliera dell’ex Ministro Gennaro Sangiuliano.
“Vorrei evidenziare – continua Boccia – che il primo a inoltrare una lettera a ‘La Stampa’ è stato il Ministro, e io, non avendo altri strumenti, ho risposto attraverso i miei canali social. In seguito, il Ministro ha fornito un’intervista al giornale, e io ho replicato sul medesimo quotidiano. Dopo, il Ministro ha rilasciato un’intervista di 17 minuti a TG1, utilizzando il servizio pubblico per una questione personale, e io ho accettato un’intervista su La7”.
“Le tempistiche e le modalità sono sempre state stabilite da lui.
Non ho mai utilizzato le ingiustizie patite per guadagnarmi la simpatia del popolo, ho solo reagito per autodifesa. Adesso è simulacro per tutti che i media, tra stampa e televisione, hanno lavorato con l’obiettivo di rovinare la mia reputazione. Pertanto, da oggi in poi, affronterò tutte le questioni negative relative alla mia vita privata, ma non consentirò che ciò distolga dalla verità riguardo a un decreto ministeriale ignorato.
E concludo con un passaggio biblico: “Nessuna arma forgiata contro di te avrà successo e confuterai ogni lingua che si leverà contro di te in tribunale. Questa è l’eredità dei servi del Signore, la giustizia che mi proviene, dice il Signore”. Infatti, dimostrerò l’infondatezza delle informazioni provenienti dalle istituzioni in questa battaglia per la verità. Per tale ragione, sto divulgando i miei due incarichi accademici”. Queste sono le parole di Maria Rosaria Boccia, su Instagram, dopo che l’Università Federico II di Napoli ha negato che sia “responsabile di qualsiasi cattedra o ruolo di assistenza a professori”, al contrario di quanto indica il suo profilo Linkedin.
L’imprenditrice ha condiviso un ‘certificato di insegnamento’ che afferma che “la Dott.ssa Maria Rosaria Boccia contribuirà attivamente come Docente alle attività didattiche e pratiche del Master di II livello in Medicina Estetica per l’anno accademico 2024-2025, coordinato dal Prof. Francesco D’Andrea presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Napoli Federico II”, con la firma del professor D’Andrea stesso.
È presente un altro certificato, datato l’8 maggio 2024, afferma che l’individuo in questione insegna un corso integrativo nel Master in Dietetica applicata agli stili di vita: dalla vita inattiva all’esercizio fisico, che fa parte del Dipartimento di Medicina Sperimentale dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, iniziato il 18 gennaio 2024.
La firma sul documento è del direttore del Master, il Prof. Marcellino Monda. “Mi sento costretta a farlo – afferma Boccia nel post – in quanto le istituzioni non devono essere influenzate da forze superiori, altrimenti sarebbero a rischio. In una società democratica, le autorità non devono esercitare un controllo sugli organismi istituzionali, che devono mantenere la loro indipendenza e lavorare a beneficio della popolazione. @uninait @unicampania Perché le università hanno falsificato la realtà? Da dove proviene la pressione? Chi mira a denigrare la mia reputazione? Chi cerca di silenziarmi? Ora è il mio turno di fare le domande!”.
“Leggo un sacco di informazioni sulla mia vita personale. Anche se vi dicessi che sono false, i media continuerebbero a criticarmi, focalizzando solo la loro attenzione su di me e allontanandosi dal vero problema. Pertanto, da ora in poi, ammetterò tutte le falsità che sono state espresse sulla mia vita personale, ma non permetterò che l’attenzione sia distolta dalla verità di un decreto ministeriale violato”. Dichiarazioni di Maria Rosaria Boccia in un post su Instagram.
“Tutto questo clamore – continua – è stato causato da chi ha violato i decreti ministeriali”.
Perché l’interesse persiste sugli affari personali della mia vita? Perché il vero motore dietro l’intero incidente non è più oggetto di discussione? Sono dipinta dall’industria dei media come una esageratrice, un’amante, una menzognera, un’influencer, una persona in cerca di riconoscimento… Beh, posso essere tutto quello che la disinformazione vuole, ma la mia battaglia è in nome della verità.