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Boccia ha rilasciato una dichiarazione su Instagram, indicando che ha evitato un'intervista poiché ha avvertito la mancanza di interesse nel sentire la realtà.

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Maria Rosaria Boccia ha spiegato il suo ritiro dall'intervista a È sempre Cartabianca attraverso Instagram, affermando un mancato interesse per la verità e un tentativo di ridurre la discussione a gossip o politica. Durante le conversazioni con Bianca Berlinguer, ha cercato di dare un quadro dei fatti per evitare gossip e manipolazioni politiche. Nonostante il suo profilo Linkedin, Boccia non ha ruoli didattici presso l'Università Federico II di Napoli, come confermato dall'Università stessa in risposta a una richiesta dell'ANSA.

Maria Rosaria Boccia ha esplicato via Instagram le cause del suo ritiro dall’intervista a È sempre Cartabianca. Sottolineando come abbia immediatamente compreso la mancanza di interesse per la verità e l’intento di relegare le cose a mero gossips o argomentazioni politiche. Tale percezione si è fortificata durante le due ore trascorse nel camerino, durante le quali non è stato affrontato l’argomento del secondo blocco e delle questioni che avrebbero posto, nonostante fosse stato reiterato il desiderio di coinvolgerla nel programma contrario alla sua volontà di andarsene.

Nelle discussioni con Bianca Berlinguer, sostiene di aver cercato di delineare il quadro della vicenda da raccontare nel primo blog dedicato all’intervista. Ribadisce che teneva a una discussione centrata sull’evidenza dei fatti che avrebbe reso possibile rintracciare la verità senza cadere nel gossip o essere utilizzate a fini politici.

È importante notare che Boccia non detiene alcuna posizione docente presso l’Università Federico II di Napoli, nonostante il suo profilo Linkedin indichi che insegna Scienze della comunicazione e Media Digitali nel master in Medicina Estetica per l’anno accademico 2024/2025. Questo è quanto riportato dalla risposta dell’Università alla richiesta di accesso civico dell’ANSA.

Il documento non evidenzia la presenza di una docente o ricercatrice di nome Maria Rosaria Boccia tra i membri dell’Ateneo. Non ci sono documenti che provino il suo coinvolgimento in servizi di supporto per gli insegnanti e non vi è traccia di contratti di insegnamento firmati con l’Ateneo.