La Guardia di Finanza per contrastare il fenomeno del lavoro sommerso è entrata in due ristoranti del Lodigiano, in un caso anche alla presenza di funzionari dell’Ispettorato del Lavoro.
La scoperta della Guardia di Finanza nel Lodigiano
È stata quindi eseguita una verifica delle autorizzazioni e della regolarità delle posizioni lavorative del personale impiegato, anche ascoltando i diretti interessati.
All’esito delle attività ispettive, sono stati individuati, in totale, otto lavoratori “in nero” (tre presso un ristorante e cinque nel secondo), impiegati nelle mansioni di cameriere, pizzaiolo e addetto alla cucina e scoperti altri sedici lavoratori irregolari, per i quali il datore di lavoro avrebbe compiuto infedeli registrazioni sul Libro Unico del Lavoro.
La multa della Guardia di Finanza nei due ristoranti del Lodigiano per lavoro a nero e irregolare
Si è proceduto al recupero delle contribuzioni previdenziali ed assicurative evase, con la relativa regolarizzazione e ricostruzione dei rapporti di lavoro a favore dei dipendenti.
I titolari dei ristoranti dovranno anche pagare, ancora da stabilire, sanzioni che vanno da un minimo di 1.800 ad un massimo di 10.800 euro per ciascuno degli otto lavoratori impiegati “in nero”, nonché da un minimo di 150 ad un massimo di 1.500 euro per ognuno dei sedici lavoratori irregolari individuati.
Il servizio delle Fiamme Gialle nel Lodigiano ha permesso di contrastare il fenomeno del “lavoro sommerso” e dello sfruttamento dei lavoratori, nonché a tutela delle aziende oneste che agiscono nella legalità.