Si apre un nuovo capitolo nella storia dei Bitcoin con un dimezzamento delle emissioni quotidiane della moneta digitale. Da oggi infatti non verranno più elargite 6,25 unità per ogni blocco di transazioni, ma 3,125. Questa pratica, chiamata halving, viene utilizzata per permettere alla valuta di competere con quelle fisiche.
Bitcoin più rari dell’oro
Quello odierno è il quarto halving effettuato dal creatore dei Bitcoin, il misterioso programmatore noto con il nome di Satoshi Nakamoto, che aveva già previsto di diminuire le scorte della valuta su per giù ogni quattro anni. Il motivo principale è quello di poter competere con le monete artificiali che, rispetto a quella digitale, non prevedono limiti di emissione nel tempo.
Ma l’halving di oggi porta con sé anche un’altra conseguenza, il Bitcoin diventa praticamente la “materia prima” più scarsa nel mondo, superando l’oro.
Halving problema per i miners
Ma coloro che subiranno le conseguenze maggiori a causa di questo nuovo halving saranno sicuramente i miners, ovvero coloro che usano le loro risorse hardware per ottenere Bitcoin validando le transazioni ogni dieci minuti risolvendo complessi problemi matematici.
Dimezzando le emissioni di Bitcoin i guadagni dei miners rischiano di diminuire e nemmeno di poco, portando coloro che dispongono di un hardware non troppo potente a chiudere la sua attività.