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Bitcoin supera i 75.000 dollari
Mercoledì, il prezzo di Bitcoin ha raggiunto un nuovo massimo storico, superando i 75.000 dollari, con un incremento di quasi l’8% nelle prime contrattazioni. Questo balzo è stato alimentato dalle aspettative degli investitori riguardo alla vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali statunitensi, che molti vedono come un’opportunità per il mercato delle criptovalute. Non solo Bitcoin ha registrato un’impennata, ma anche altre criptovalute, come Ether, hanno visto un aumento significativo, attestandosi anch’esse sopra il 7% di crescita.
Il cambiamento di rotta di Trump sulle criptovalute
In passato, Trump si era mostrato scettico nei confronti delle criptovalute, ma recentemente ha cambiato idea, esprimendo un’opinione favorevole nei loro confronti. Durante la campagna elettorale, ha promesso di trasformare l’America nella “capitale mondiale delle criptovalute” e ha annunciato l’intenzione di creare una “riserva strategica” di Bitcoin. La sua campagna ha anche accettato donazioni in criptovalute, dimostrando un’apertura verso questo nuovo mercato.
Inoltre, ha partecipato a conferenze dedicate al Bitcoin, cercando di attrarre i sostenitori del settore.
Le aspettative del mercato e le reazioni degli investitori
Secondo Russ Mould, direttore degli investimenti di AJ Bell, “Bitcoin è l’unico asset che sarebbe sempre decollato se Trump fosse tornato alla Casa Bianca”. Dopo aver toccato il nuovo massimo, gli analisti ora si interrogano su “quando, non se, supererà i 100.000 dollari”. La comunità delle criptovalute ha accolto con entusiasmo la vittoria di Trump, sperando che possa promuovere cambiamenti legislativi e normativi a lungo desiderati.
Trump ha già promesso di rimuovere Gary Gensler, il presidente della Securities and Exchange Commission, noto per la sua posizione rigorosa nei confronti del settore crypto. Brian Armstrong, CEO di Coinbase, ha dichiarato: “Stasera il voto crypto ha parlato in modo decisivo, oltre le linee di partito e in gare chiave in tutto il paese”. Gli americani, secondo Armstrong, sono particolarmente interessati alle criptovalute e desiderano regole chiare per gli asset digitali.