Ollie, un bambino di 5 settimane, è morto nel 2017 a Leicester, in Inghilterra, con una frattura al collo e 28 costole rotte. Il padre è stato dichiarato colpevole d’omicidio e la madre colpevole di concorso in omicidio.
La condanna
Il padre di Ollie, Michael Davis, 29 anni, è stato giudicato colpevole di omicidio e di due capi d’accusa di lesioni personali gravi. Rischia l’ergastolo.
I giurati hanno invece assolto la madre, Kayleigh Driver, 31 anni, dall’accusa di omicidio, ritenendola però colpevole delle accuse di aver causato o consentito la morte del bambino.
Il 10 aprile prossimo ci sarà la condanna definitiva.
La morte del bimbo
Il piccolo venne trovato morto nella sua casa a Temple Walk il 21 ottobre 2017, cinque settimane dopo la sua nascita. Presentava fratture al cranio, alla clavicola e ad entrambe le braccia. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il bambino sarebbe morto per “gli effetti ritardati di una frattura al collo.”
I medici che hanno esaminato il corpo del neonato hanno stabilito che quelle fratture non erano accidentali e dovevano essere state causate da gravi abusi fisici.