Minsk, 27 gen. (askanews) – Alexander Lukashenko ha vinto, senza alcuna sorpresa, le elezioni in Bielorussia e si è assicurato il settimo mandato quinquennale come presidente del Paese al termine di un voto che i governi occidentali hanno respinto come una “farsa”. Lukashenko ha conquistato la vittoria con l’86,8% delle preferenze con una affluenza alle urne dell’85,7%, secondo i risultati pubblicati dalla commissione elettorale bielorussa.
Gli Stati Uniti e l’Ue hanno affermato prima del voto che le elezioni non potevano essere libere o giuste perché i media indipendenti sono vietati in Bielorussia e tutte le principali figure dell’opposizione sono state incarcerate o costrette a fuggire all’estero. L’alto rappresentante Ue per la Politica estera, Kaja Kallas, ha affermato che “Lukashenko non ha alcuna legittimità”.
Nonostante le proteste di massa contro il suo governo nel 2020 duramente represse, Lukashenko ha permesso a Mosca di usare il territorio bielorusso per invadere l’Ucraina nel 2022.
“Quanto al rammarico, non mi pento di nulla. Di nulla. Non sto combattendo, il paese non è stato coinvolto nella guerra. Aiutiamo la Russia e gli occidentali ma ci sono 57 paesi che aiutano l’Ucraina, sono il solo paese che aiuta la Russia come posso” ha detto spiegando che in Bielorussia c’è una democrazia brutale.
Lukashenko ha però affermato che i suoi oppositori sono dietro le sbarre o all’estero per scelta. “Alcuni hanno scelto la prigione, altri l’esilio”, ha affermato. “Se è prigione, allora sono coloro che hanno aperto troppo la bocca”.