Roma, 3 gen. (Adnkronos) – "La Meloni pensa di farci credere che lei è una vittima della sfortuna e si piange addosso perché non ha una squadra all’altezza. Ma dai, siamo seri! Quelli che la premier ha intorno, se li è scelti lei. Tutti lei. E se davvero Giorgia fosse una statista, li dovrebbe cacciare subito". Lo scrive nella Enews Matteo Renzi.
"Il mio consiglio -aggiunge l'ex premier- è semplice. Giorgia, smetti di piangerti addosso e mandali a casa. Sapete tutti quello che è successo la notte di Capodanno: un deputato di Fratelli d’Italia, tal Pozzolo, ha ferito un commensale al veglione con la propria pistola alla festa organizzata dal sottosegretario alla giustizia Delmastro. Perché è ovvio, no: chi di noi non organizza una festa in cui i colleghi deputati arrivano armati? Tutto normale, no? Più che i Fratelli d’Italia sembrano cugini del Nicaragua questi qua. Ma la cosa incredibile è che la Meloni protegga il suo amico sottosegretario Delmastro (che poverino, non c’entra niente: è sempre nel mezzo, lui, ma non c’entra mai niente) e scarica il deputato pistolero. Come fosse un estraneo, come se non l’avessero messo in lista loro, protetto loro, invitato alla festa loro. C’è sempre un capro espiatorio nelle vicende degli amici della Meloni. O un caprone espiatorio come ha scritto oggi giustamente 'Il Riformista'".
"La verità è che se la Meloni volesse dimostrare di essere seria con gli italiani caccerebbe chi ferma i treni anche se è suo cognato, chi organizza i veglioni con pistole e pistoleri anche se è suo amico, chi non è all’altezza di governare l’Italia anche se l’ha fatto ministro. Ogni giorno che passa è più chiara la distanza tra i bisogni degli italiani e questa classe dirigente mediocre e pericolosa. Pericolosa -conclude Renzi- innanzitutto per se stessa: ci rendiamo conto che a quella cena c’erano tanti bambini? Poteva essere una strage".