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Biella, omicidio in pasticceria: pena ridotta a tre anni per l'imputato

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Omicidio in pasticceria a Biella: riconosciuta in appello la legittima difesa, pena ridotta a tre anni dopo i dieci in primo grado

Era stato condannato a 10 anni per omicidio, Gregory Gucchio, il 23enne che nell’agosto del 2022 accoltellò Andrea Maiolo davanti alla pasticceria a Biella, dove lavorava con la fidanzata e sorella della vittima: oggi la svolta, la Corte di Assise d’appello di Torino riduce la pena da scontare a 3 anni di reclusione.

La decisione della Corte di Assise d’Appello

La pena ricalcolata dalla Corte di assise è di tre anni di reclusione per eccesso colposo in legittima difesa. La difesa, dopo una interlocuzione con la procura generale, ha rinunciato al ricorso in appello in cambio della riduzione della pena e della nuova riformulazione del capo d’accusa.

Il capo d’accusa è stato quindi riformulato: da omicidio volontario, che prevede una pena massima di 22 anni, a eccesso colposo di legittima difesa, la cui pena massima è 5 anni, che sono stati ridotti a 3 per l’applicazione delle attenuanti generiche e della riduzione di rito.

Le parole dei legali di Gregory Gucchio

L’avvocato Andrea Conz, insieme al collega, fratello, Cristian Conz difende l’imputato e dopo la decisione di questa mattina ha affermato:

«Con grande sensibilità il procuratore Sabrina Noce ha riconosciuto la fondatezza della nostra tesi».

Il contesto familiare era problematico e Andrea Maiolo, secondo quanto emerso nel corso delle indagini, si mostrava spesso aggressivo: da tempo i rapporti tra il trentenne, il padre e la sorella, la titolare dell’attività, si erano fatti difficili.