Dopo la mancata intervista, Bianca Berlinguer fa luce sull’interazione con Maria Rosaria Boccia, affermando: “Ha richiesto di conoscere le mie domande in anticipo”. L’esperienza pluriennale come conduttrice del programma “È sempre Cartabianca” ha insegnato a Berlinguer a non condividere mai le domande prima dell’intervista con i suoi ospiti, norma che ha ribadito senza minzioni di parole.
“Erano stati previsti dei temi generali per la nostra intervista. Lei ha bollato la mia preparazione come insufficiente, affermando che non avevo una comprensione adeguata della sua storia, della sua situazione, e che tra di noi non c’era una connessione emotiva”, stavano le parole di Berlinguer, deludente per l’annullamento dell’intervista con Boccia nell’ultimo episodio del suo programma, colpevolizzando l’ostinazione di Boccia a voler conoscere le domande in anticipo. Questa richiesta, mai accolta durante la sua carriera trentennale, ha portato alla prima circostanza del genere.
Il giorno seguente all’episodio di “È sempre Cartabianca” in cui avrebbe dovuto intervistare Boccia in merito al caso Sangiuliano, Berlinguer ha chiarito la serie degli eventi. “Era stata programmata la sua partecipazione al mio programma ieri sera, una decisione presa lunedì. Io avrei dovuto condurre un’intervista singola con lei, ma poi, a sua richiesta, l’intervista si sarebbe estesa ad altri giornalisti, di cui aveva ricevuto i nomi con ampio preavviso (Concita De Gregorio, Annalisa Chirico, Alessandro Sallusti e Andrea Scanzi)”.
Da quando abbiamo stabilito i dettagli del suo coinvolgimento il giorno prima, Maria Rosaria Boccia insisteva che le mie domande le venissero comunicate per iscritto, una richiesta che non abbiamo mai soddisfatto per nessun partecipante. Di conseguenza, ho mandato alla Dottoressa Boccia un riassunto dei temi principali che avremmo discusso durante il nostro incontro, precisando che sarebbero stati gli altri giornalisti a stabilire quali domande farle nel corso del talk successivo. Durante il nostro incontro le ho rassicurato che avrei fatto tutto il possibile per non escludere nessuna notizia o “verità” che avrebbe voluto condividere. Sin dal primo momento, ho capito che il principale punto di disaccordo era il fatto che non ero disposta a darle in anticipo e per iscritto le domande che avrei fatto.
Berlinguer informa che poco prima della trasmissione televisiva, Maria Rosaria Boccia aveva presentato una trascrizione di una possibile conversazione tra Gennaro Sangiuliano e sua moglie. Secondo la trascrizione, l’ex ministro negava di avere avuto un rapporto intimo con Boccia. Fonti suggerivano che la mancata assegnazione di un ruolo di consulente a Boccia in un ministero poteva essere dovuta a potenziali conflitti di interesse, pressioni da parte della moglie di Sangiuliano, problemi nel suo curriculum o l’interferenza di Arianna Meloni.
Berlinguer descrive che, quando ha cercato chiarificazioni riguardo le prove che potrebbero sostenere tali affermazioni forti, Boccia ha risposto accusandola di essere più interessata ai pettegolezzi che a scoprire la “verità” non ancora rivelata che Boccia voleva condividere.
Berlinguer aggiunge che non prenderebbe seriamente l’accusa di Boccia di essere stata tenuta nel camerino contro la sua volontà. Per Berlinguer, che ha 35 anni di esperienza nel settore, questa situazione è unica e afferma che non risponderà più alle dichiarazioni di Boccia.