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La piattaforma Beyond e il suo funzionamento
La piattaforma Beyond, sviluppata dall’azienda Equalize, è al centro di un’inchiesta della procura di Milano per presunti dossieraggi illegali. Questa piattaforma ha la capacità di aggregare contenuti provenienti da diverse fonti, sia lecite che illecite. Gli inquirenti hanno evidenziato come Beyond possa sfruttare informazioni commercializzate da società terze, come Infocamere e Cerved, integrandole con dati disponibili su banche dati pubbliche.
Accesso abusivo a dati sensibili
Tuttavia, la vera preoccupazione riguarda l’accesso abusivo a informazioni altamente riservate.
Secondo le indagini, Beyond utilizza dati estrapolati da banche dati strategiche nazionali, come lo Sdi, la banca dati interforze del ministero dell’Interno. Questo accesso consente di consultare informazioni non solo delle forze di polizia, ma anche dati provenienti da enti come l’INPS e il Punto Fisco. La piattaforma, quindi, non si limita a raccogliere dati pubblici, ma si avvale di informazioni ottenute in modo illecito.
Operazioni di ‘lavanderia’ delle informazioni
Un aspetto inquietante dell’operato di Equalize è la cosiddetta operazione di ‘lavanderia’, attraverso la quale le informazioni acquisite illegalmente vengono ripulite da metadati e formattazioni di provenienza. Queste informazioni vengono poi presentate in report camuffati, rendendo difficile la loro tracciabilità. Questo processo di occultamento è stato descritto come una funzione di copertura per nascondere la natura sensibile e la provenienza illecita dei dati.
Interessi politici e conflitti d’interesse
Le indagini hanno rivelato anche tentativi di vendere la piattaforma Beyond a partiti politici, in particolare alla Lega.
In un colloquio intercettato, Andrea De Donno, uno degli indagati, ha espresso l’intenzione di proporre la piattaforma al partito. Tuttavia, è emerso che ci sono preoccupazioni riguardo a possibili conflitti d’interesse, dato che il titolare di Equalize è legato a figure politiche di spicco. Questo scenario solleva interrogativi sulla trasparenza e sull’etica nell’uso di dati sensibili per fini politici.