> > Bergamo, omicidio in strada: fermato lo zio del fidanzato della figlia

Bergamo, omicidio in strada: fermato lo zio del fidanzato della figlia

image 166d63c5 1d61 4b72 b7de 8ec2b961bcc0

C'è un fermo per l'omicidio avvenuto a Pontirolo Nuovo: un 58enne è accusato dell'omicidio in strada del 42enne Roberto Guerrisi

Lo zio del fidanzato di una delle tre figlie della vittima è stato arrestato nelle ultime ore in relazione all’omicidio del 42enne Roberto Guerrisi. Si tratta di Rocco Modafferi, 52 anni, ritenuto il principale indiziato dell’uccisione in strada di Guerrisi a Pontirolo Nuovo, in provincia di Bergamo. Secondo quanto emerso l’omicidio a colpi di pistola sarebbe stato l’epilogo di una lite scoppiata tra le due famiglie e legata ai presunti maltrattameti del fidanzato ad una delle ragazze. L’arrestato è stato trasferito nel carcere di Bergamo.

Omicidio a Pontirolo Nuovo, arrestato 52enne: è lo zio del fidanzato della figlia

Secondo quanto emerso dalle indagini prima dell’omicidio vi sarebbe stata una lite, scoppiata a seguito di maltrattamenti che la ragazza avrebbe subito dal fidanzato. É quanto emerso a seguito dell’interrogatorio ai familiari della vittima da parte dei carabinieri di Treviglio, che stanno indagando sul caso. L’omicidio è avvenuto davanti alla Db Car della famiglia Bonfiglio, della quale fa parte il fidanzato di una delle figlie della vittima, che hanno rispettivamente 15, 18 e 22 anni.

Le due famiglie hanno origini calabresi: secondo una ricostruzione dei fatti ancora da confermare Guerrisi si sarebbe recato al capannone che ospita un’autorivendita di auto nella giornata di sabato allo scopo di difendere la figlia dai maltrattamenti. Si ritiene che l’esecutore materiale dell’omicidio sia Modafferi ma vi sono anche altri due indagati, parenti del sospetto, accusati di favoreggiamento personale.

Per arrivare all’omicida sono state visionate anche le immagini delle telecamere della zona nonché quelle di un sistema di videosorveglianza privato. L’arrestato è incensurato e abita in un appartamento ubicato a pochi mteri dalla scena del crimine: l’uomo è il fratello della mamma del giovane coinvolto nello scontro tra le due famiglie. Le indagini proseguono per individuare l’arma del delitto perlustrando sia l’abitazione dei Bonfiglio che il capannone oltre che le aree verdi circostanti.