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Beppe Grillo: "Il mercato decide al posto degli italiani"

Beppe Grillo

Beppe Grillo dopo la caduta di Conte attacca Sergio Mattarella, ma in modo velato e indiretto: "Il mercato decide al posto degli italiani".

Beppe Grillo in un video spiega perché dopo la caduta del governo Conte gli italiani non protestano. La gente “è avvilita” perché il mercato parla al posto loro, spiega il fondatore del MoVimento 5 Stelle. In un video tra l’ironico e lo sconsolato, Beppe Grillo denuncia come in Italia sia ormai lo spread a comandare. Un mercato divenuto pseudonimo di “capitalismo di predazione”, afferma il comico.

Beppe Grillo: persone non parlano

“Sono uscito stamattina e ho visto questa cose avvilente, persone che non parlano” racconta in un video Beppe Grillo. Il garante del M5S rompe infatti il silenzio dopo la caduta del governo Conte. Grillo al contrario di Luigi Di Maio non attacca direttamente Sergio Mattarella. E non evoca nemmeno lo spettro dell’impeachment. Beppe Grillo infatti se la prende con i mercati internazionali.

Queste persone “guardano nel vuoto, come se fossero state sostituite da un alieno entrato dentro come nei film di fantascienza” prosegue il fondatore dei 5 Stelle. “Mi è venuto in mente in questo silenzio – aggiunge – lo spot del film che ho messo sul blog ‘Un posto tranquillo'”. In realtà l’atmosfera descritta dal comico sembra più una via di mezzo tra “Essi vivono” di John Carpenter e “L’invasione degli ultracorpi” di Don Siegel, tratto dal romanzo di Jack Finney.

“Perché non parla la gente?” si domanda quindi Beppe Grillo. “Perché è avvilita, – afferma – perché c’è qualcuno o qualcosa che parla al posto di milioni di italiani, che è il mercato”. Ma cosa dice il mercato per far ammutolire in questa maniera i cittadini? “Il mercato parla con frasi tipo il mercato è ottimista, ha raggiunto il suo equilibrio, il mercato è euforico, il mercato è contento, oggi è salito o sceso” sottolinea quindi Grillo.

Beppe Grillo contro il mercato

Beppe Grillo è meno diretto ma l’accusa contro il Capo dello Stato è la stessa. Sergio Mattarella sarebbe reo di essersi piegato al volere dei mercati internazionali quando ha bocciato il nome di Paolo Savona come ministro dell’Economia. Col suo solito fare scherzoso, Grillo aggiunge quindi: “Allora io questo mercato l’ho chiamato”. “Voglio parlarci, – dice fatti – se parla con la voce avrà qualcosa, un software, un algoritmo che mi può parlare con la voce con cui si esprime”.

Il proprietario del marchio M5S quindi rivela di essere riuscito davvero a parlare con “il mercato”. “L’ho sentito e mi ha detto che è avvilito ed è sotto analisi a Bruxelles – annuncia – e che parla perché lui questo silenzio non lo può proprio sopportare e diventa sentimentale, recepisce in modo ottimista o pessimista le cose”. Beppe grillo rivela infatti che in realtà anche il mercato “è un po’ avvilito perché deve sopperire a cose che non gli competerebbero”.

“Infatti lui mi ha raccontato con somma nostalgia di quando il mercato era quello vero, quello della frutta e della verdura, quando – ironizza – c’erano le patate euforiche perché il prezzo saliva e le cipolle erano un po’ giù e lacrimavano”. “Insomma, aveva quel mondo suo che gli è sfuggito e adesso parla come le persone”, aggiunge. Poi Beppe Grillo, proprio nel finale, attacca: “Il mercato oggi è lo pseudonimo del capitalismo più avvilente e di predazione che abbiamo in Italia”.