La richiesta di Grillo
Beppe Grillo, fondatore del Movimento 5 Stelle, ha ufficialmente richiesto la ripetizione della votazione della Costituente del M5s, che si è conclusa recentemente. Questa mossa ha sollevato un’ondata di reazioni all’interno del partito, con il presidente Giuseppe Conte che ha accusato Grillo di tentare un sabotaggio. Secondo Conte, la richiesta di rivotare è un chiaro segnale di un tentativo di ripristinare un potere che il movimento ha cercato di superare, passando dalla democrazia diretta a una gestione più autoritaria.
Le reazioni di Conte e Toninelli
Danilo Toninelli, membro del collegio dei probiviri del M5s, ha confermato che Grillo intende attivare una norma che gli consente di richiedere la ripetizione del voto entro cinque giorni dalla pubblicazione dei risultati. Toninelli ha sottolineato che, nonostante la richiesta di Grillo, il movimento non è sconfitto e che ci sarà un nuovo voto sui quesiti contestati. Ha anche avvertito che il 30% di coloro che hanno votato contro l’eliminazione del garante potrebbero non partecipare al nuovo voto, mettendo a rischio il raggiungimento del quorum.
Le accuse di manipolazione
Toninelli ha anche accusato i dirigenti del M5s di aver manipolato i risultati della votazione, affermando che il numero degli iscritti è stato ridotto drasticamente, da 170mila a 90mila, influenzando così l’esito finale. Questa situazione ha portato a una cancellazione del fondatore, Beppe Grillo, che ha avuto un ruolo cruciale nella creazione del movimento e nella sua storia politica. Le tensioni interne al M5s continuano a crescere, con i membri che si schierano da una parte o dall’altra, creando un clima di incertezza e conflitto.