Un cardiologo, Giovanni Vetrone, in servizio in un ospedale di Benevento, ed un vice procuratore onorario, Antonio Zito, all’epoca dei fatti in servizio presso la Procura di Lecce, sono finiti ai domiciliari con l’accusa di violenza sessuale aggravata, per essere stata compiuta da un pubblico ufficiale.
Le violenze sessuali
Nel corso di apparenti visite mediche avrebbero abusato di alcune pazienti riprendendo le violenze sessuali con foto e video, dopo essere state anestetizzate. Il cardiologo faceva partecipare l’amico avvocato presentandolo come suo assistente.
Le immagini venivano diffuse su un gruppo WhatsApp: per questo i due arrestati devono rispondere anche di diffusione illecita di immagini e video a sfondo sessuale.
Dopo aver appreso dell’inchiesta Zito si era autosospeso, mentre Vetrone continuava a svolgere regolarmente il suo incarico in ospedale.
Gli arresti domiciliari
Nei confronti dei due indagati nel 2023 la Procura di Benevento aveva già chiesto l’arresto, poi negato da gip.
Le misure cautelari scaturiscono da una pronuncia della Corte di Cassazione che ha dichiarato esecutivo il provvedimento del tribunale del riesame del febbraio scorso di accoglimento dell’appello della Procura della Repubblica di Benevento.
Gli arresti sono stati disposti dal Tribunale del Riesame di Napoli ed eseguiti dai finanzieri del Nucleo di Polizia economico-finanziaria-Gico di Lecce.
Secondo l’accusa i due uomini indagati, nell’ambulatorio di una struttura sanitaria, avrebbero compiuto atti sessuali ai danni di alcune donne che dovevano sottoporsi a visita ed elettrocardiogramma.