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Benevento, rivolta nel carcere: due agenti in ospedale, altri in ostaggio

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"Il personale è prigioniero di detenuti violenti che continuano a comandare e imporre la propria legge" afferma il segretario del Sindacato Polizia Penitenziaria

Il Sindacato autonomo polizia penitenziaria Sappe ha denunciato una rivolta dei detenuti nel carcere di Benevento.

“Detenuti violenti”

Stando alle prime ricostruzioni la rivolta sarebbe nata dalla pretesa di un detenuto nei confronti del personale sanitario.

Afferma il segretario del Sindacato Polizia Penitenziaria, Aldo Di Giacomo:

“Il personale è prigioniero di detenuti violenti che continuano a comandare e imporre la propria legge. Cosa dobbiamo aspettarci ancora a braccia conserte? Forse la vittima tra il personale che quotidianamente rischia la vita nel proprio lavoro”.

Continua, evidenziando il problema delle carceri sovraffollate: “In Campania le strutture penitenziarie sono le peggiori di Italia per sovraffollamento, carenza organici, suicidi e morti per altre cause di detenuti, aggressioni e violenze al personale, rivolte, traffico di droga, diffusione di telefonini. Lo scorso anno sono state oltre 200 le aggressioni ad agenti negli istituti campani, numero che in questo primo quadrimestre dell’anno è stato già ampiamente superato con 272 aggressioni di cui 74 solo ad aprile.”

La rivolta

Sembra che i detenuti abbiano devastato la struttura e alcuni oggetti: computer, vetri e tutto quello che c’era. Questi avrebbero poi preso in ostaggio degli agenti della polizia penitenziaria, due dei quali sono stati accompagnati in ospedale, feriti.

La sommossa alla fine è stata domata, grazie anche all’intervento di poliziotti in tenuta antisommossa.