La premier Giorgia Meloni, in seguito alle polemiche riguardanti Chiara Ferragni, introduce misure per migliorare la trasparenza nelle attività commerciali con scopo benefico, puntando a una maggiore chiarezza nella destinazione delle risorse.
Lacune nella normativa
Giorgia Meloni, intervistata su Rete 4 da Quarta Repubblica, ha dichiarato che il caso Chiara Ferragni ha evidenziato lacune nella normativa riguardante le attività commerciali con finalità benefiche. La premier ha annunciato che al prossimo Consiglio dei ministri, in programma giovedì, sarà presentata una norma per migliorare la trasparenza in questo settore. La proposta prevede che le confezioni dei prodotti indichino chiaramente a chi sono destinate le risorse e in quale misura vengano devolute in beneficenza.
“È una norma sulla trasparenza”, sottolinea Meloni.
Accusa di privatizzazione
La premier critica anche l’accusa di privatizzazione. La leader politica afferma che la privatizzazione non significa elargire regali miliardari, ma cedere quote di società pubbliche mantenendo il controllo pubblico. In merito alle privatizzazioni, Meloni specifica che lo Stato può indietreggiare dove la sua presenza non è necessaria, cedendo quote di minoranza a privati senza compromettere il controllo pubblico. Ferrovie, ammette Meloni, è uno dei dossier in discussione.
Le nuove norme sulla trasparenza proposte da Meloni rappresentano un tentativo di regolamentare le attività commerciali con scopo benefico, fornendo maggiore chiarezza sull’impiego delle risorse e cercando di evitare controversie come quella legata a Chiara Ferragni.