C’è un mistero che aleggia tra le mura vaticane. La sepoltura di Papa Francesco pagata da un benefattore e una lista di “sospettati” che si riduce. Affaritaliani.it rilancia: in gioco ci sarebbero solo due nomi, e uno è pesante. Una storia che unisce fede, potere e ultimi gesti.
Il costo del funerale di Papa Francesco
“Le spese per la preparazione della mia sepoltura saranno coperte con la somma del benefattore che ho disposto, da trasferire alla Basilica Papale di Santa Maria Maggiore”, ha dichiarato il Pontefice nel suo testamento.
La cifra destinata alle esequie di Papa Francesco è già stata stanziata e sarà impiegata unicamente per l’allestimento della sepoltura, con un vincolo rigoroso sulla sua destinazione d’uso. A gestire il tutto sarà Rolandas Makrickas, arciprete coadiutore della Basilica Papale di Santa Maria Maggiore, al quale sono state affidate tutte le indicazioni operative.
Considerando i precedenti pontifici, è lecito pensare che l’importo stanziato sarà considerevole, pur tenendo conto del desiderio espresso da Papa Francesco per una cerimonia sobria e priva di sfarzi. Basti pensare ai funerali di Benedetto XVI: organizzati in forma austera per volontà dello stesso Papa emerito, avrebbero comportato una spesa compresa tra i 600 mila e il milione e mezzo di euro, con la partecipazione di circa 50.000 fedeli.
Le principali voci di spesa per un rito funebre papale comprendono: l’allestimento di Piazza San Pietro — tra sedute, maxischermi, dispositivi di sicurezza e logistica — con costi variabili tra 200 e 500 mila euro; i servizi di ordine pubblico e protezione civile (esercito, carabinieri, vigili del fuoco), che possono incidere tra i 300 e gli 800 mila euro; la copertura mediatica, con cifre stimate tra 100 e 200 mila euro; infine, gli oneri legati alla liturgia, sepoltura e protocollo ufficiale, che oscillano tra i 50 e i 100 mila euro.
Sepoltura e benefattore misterioso: spunta un nome vicino a Papa Francesco
Secondo quanto riportato, circola con sempre maggiore insistenza l’ipotesi di un lascito testamentario attribuito a Silvio Berlusconi, che sarebbe stato affidato alla gestione del figlio Piersilvio. In alternativa, si fa strada la possibilità che la somma possa provenire dalla Casa Reale spagnola, su iniziativa del Re Felipe VI e della Regina Letizia, come segno della storica devozione della Spagna nei confronti della Chiesa e della Vergine Maria.
Tuttavia, l’ipotesi legata alla famiglia Berlusconi, come sottolinea Affaritaliani.it, sembra trovare maggiore consenso, anche alla luce del notevole impegno dimostrato dalle emittenti Mediaset nel coprire le fasi più delicate della malattia del Pontefice e i momenti immediatamente successivi alla sua scomparsa.
Al momento, tuttavia, si è ancora nel campo delle ipotesi. L’identità del donatore rimane avvolta nel riserbo. L’unica informazione confermata riguarda il versamento della somma su un conto corrente della Banca Popolare di Sondrio, intestato al Capitolo della Basilica di Santa Maria Maggiore, con la causale “Donazione Basilica Papale di Santa Maria Maggiore”. Si tratterebbe del medesimo IBAN utilizzato anche per le offerte effettuate dai semplici fedeli.