Federico De Min, Matteo Verdicchio e Santiago Visentin sono stati assolti: i tre calciatori erano accusati di stupro di gruppo durante una festa allla quale hanno partecipato la notte di Ferragosto 2020 in una villa di Visone, frazione di Belluno.
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Vittima non ritenuta credibile
La ragazza che ha accusato i tre giovani di stupro non è stata ritenuta sufficientemente credibile dai giudici del tribunale di Belluno. Infatti, le prove fornite dalla parte offesa sono state valutate contraddittorie e insufficienti.
La ragazza aveva denunciato i tre perché, durante la festa, era stata obbligata a subire rapporti sessuali completi dai tre, che le avevano tappato la bocca per impedirle di chiedere aiuto. “Mi hanno obbligata contro la mia volontà. Mi sono arresa solo quando ho capito che non sarei riuscita a fermarli” ha dichiarato la ragazza in aula. La pm ha aggiunto: “Nel momento in cui il rapporto è continuato, gli imputati si sarebbero dati il cambio“.
“Rapporti del tutto consensuali”
Secondo gli avvocati difensori si sarebbe trattato di rapporti consensienti: “La ragazza ha inventato tutto per il timore di essere malvista, compromettendosi la reputazione agli occhi degli altri invitati della festa“. I tre legali hanno poi elencato alcune corcostanze sospette, come i lividi “ritardati” non riscontrati dai sanitari durante la visita al pronto soccorso ma a distanza di 16 ore dai presunti abusi.
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