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Dallo studio alla scena: il percorso di Vittoria Puccini nel dare vita al suo personaggio in Belcanto

vittoria puccini belcanto

Il 17 marzo è andato in onda il finale di Belcanto, mantenendo un'aria di ambiguità. Come Vittoria Puccini ha creato il suo personaggio.

Il 17 marzo 2025 è andato in onda l’attesissimo finale di Belcanto, la serie TV ambientata nella metà dell’Ottocento che ha catturato l’interesse del pubblico con le sue trame di amore, rivalità e aspirazioni di riscatto. Al centro della storia c’è Vittoria Puccini, che ha interpretato Maria Cuoio, un personaggio ricco di sfumature e profondità. Ma come si è preparata per dare vita a un ruolo così complesso?

Le donne protagoniste di Belcanto

La serie Belcanto è stata trasmessa su Rai 1 a partire dal 24 febbraio 2025, con otto episodi in onda settimanalmente in prima serata. Il 17 marzo è andato in onda il finale, un epilogo che ha soddisfatto la curiosità del pubblico, ma ha mantenuto un’aria di ambiguità, lasciando molte domande aperte. Le possibilità per sviluppare una seconda stagione altrettanto avvincente sono molteplici e affascinanti.

Ambientata nell’Italia del 1847, Belcanto racconta la storia di Maria (Vittoria Puccini) e delle sue figlie, Antonia (Caterina Ferioli) e Carolina (Adriana Savarese), che, fuggendo da un marito violento, si trasferiscono a Milano per cercare di affermarsi nel mondo dell’opera, affrontando sfide, tradimenti e rivalità lungo il percorso.

Vittoria Puccini ha riflettuto sul tema dell’indipendenza femminile presente nella serie, sottolineando che, sebbene siano stati fatti dei progressi, c’è ancora molto da fare per raggiungere la parità di genere. Secondo l’attrice, è fondamentale che l’uomo impari a provare un rispetto reale per la donna e ad abbracciare la dimensione sentimentale ed emotiva senza vergogna, come si vede nel personaggio di Belcanto.

Il ruolo di Vittoria Puccini in Belcanto

Per dare vita a Maria, una madre pronta a tutto pur di vedere la figlia Antonia trionfare nel mondo dell’opera, Vittoria Puccini ha dovuto immergersi completamente nel contesto storico e culturale dell’epoca. Le riprese della serie, realizzate tra Campania, Lazio e Lombardia, hanno richiesto uno studio approfondito dei costumi, delle tradizioni e delle dinamiche sociali ottocentesche.

L’attrice ha messo in evidenza l’importanza di comprendere le motivazioni profonde del suo personaggio, sottolineando come Maria sia guidata da un amore totale e da un segreto che potrebbe mettere a rischio il suo desiderio di riscatto. Maria non è solo una madre, ma una donna dal passato enigmatico che la plasma e la spinge ad agire. Vittoria Puccini ha lavorato intensamente per rendere questo lato del personaggio genuino e affascinante. Ha collaborato a stretto contatto con il regista Carmine Elia per garantire che ogni scena esprimesse la profondità emotiva e la complessità del personaggio.

Il personaggio di Maria in Belcanto è diventato un riferimento per il pubblico, offrendo uno spunto di riflessione sulle difficoltà e le aspirazioni delle donne dell’epoca:

“Anche se ambientate nel passato, si tratta di storie che ci parlano ancora, nelle quali ci si può ancora immedesimare per i temi che trattano. Belcanto, ad esempio, parla di riscatto, di tre donne che hanno sogni, ambizioni e combattono per una vita migliore rispetto a quella che hanno vissuto”, ha dichiarato l’attrice a Fanpage.

La serie non solo ha intrattenuto, ma ha anche arricchito gli spettatori con una panoramica sulla ricca tradizione culturale italiana, dimostrando come l’approfondita preparazione dell’attore e la ricerca storica possano unire le forze per creare un’opera coinvolgente e significativa:

Secondo me c’è un elemento comune sia nella nostra fiction sia nella società di oggi. L’arte come possibilità di salvezza in qualche modo, e la cultura. Oggi bisogna andare alle mostre, vedere i film e le serie, andare al cinema, documentarsi, leggere”, ha aggiunto l’attrice in occasione del debutto della serie.