Baris Boyun arrestato a Viterbo, durante un’operazione che ha portato a procedimenti nei confronti di 18 persone turche che vivono in Italia, Svizzera, Germania e Turchia.
Baris Boyun, arrestato a Viterbo il presunto boss della mafia turca
La Procura di Milano ha smantellato una rete criminale guidata dal presunto boss della mafia turca Baris Boyun, uno degli uomini più ricercati da Ankara. Tra le accuse anche banda armata con finalità di terrorismo, attentato terroristico e omicidio. Boyun è stato portato via da un appartamento di Viterbo, dove era agli arresti domiciliari e piantonato.
Dalle prime ore del mattino, come scritto in una nota del ministero dell’Interno, sono scattate le esecuzioni di ordinanze di misura cautelare per 18 soggetti turchi, indagati per associazione per delinquere aggravata anche dalla transnazionalità, banda armata diretta a costituire un’associazione con finalità terroristiche e a commettere attentati terroristici, detenzione e porto illegale di armi “micidiali” e di esplosivi, traffico internazionale di stupefacenti, omicidio e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Baris Boyun, arrestato a Viterbo: chiesta l’estradizione in Turchia
L’indagine è iniziata a ottobre 2023 dopo l’arresto di tre componenti dell’organizzazione che cercavano di andare in Svizzera con due pistole, munizioni e materiale di propaganda. Dagli accertamenti è emerso che stavano facendo da scorta al loro capo, Boyun, e alla compagna. Gli investigatori hanno documentato come il presunto boss, da un’abitazione di Crotone dove era ai domiciliari, continuava a dirigere la sua rete che agiva in tutta l’Europa.
Recentemente il presidente turco Recep Tayyp Erdogan aveva chiesto alla premier Giorgia Meloni l’estradizione di Baris Boyun. La Corte d’Appello di Bologna e la Corte di Cassazione avevano però negato l’estradizione. Il presunto boss era stato arrestato nel 2022 a Rimini.