Si allunga l’elenco delle donne uccise per mano di chi diceva di amarle. Il femminicidio resta una piaga profonda della nostra società, che continua a manifestarsi con una brutalità sconvolgente. L’ultima tragedia è avvenuta a Mariotto, frazione di Bitonto, in provincia di Bari, dove un uomo ha ucciso la moglie all’interno della loro abitazione.
Femminicidio a Bari: uccide la moglie e si costituisce
Ha colpito la moglie con un coltello, poi ha preso il telefono e ha chiamato i carabinieri: “Venite, ho ucciso mia moglie”. È accaduto questa mattina a Mariotto, una tranquilla frazione del comune di Bitonto, nel Barese.
Protagonista della tragedia un uomo di circa 75 anni, Vincenzo Visaggi, ex operaio in pensione, che ha ucciso a coltellate la moglie, Lucia Chiapparino, sua coetanea. La coppia, molto conosciuta in paese, aveva tre figli, un maschio e due femmine.
Il delitto si è consumato nell’abitazione della coppia, una palazzina a un piano situata nel centro della frazione, a circa 40 chilometri da Bari. Secondo le prime ricostruzioni, dopo il gesto l’uomo avrebbe tentato di togliersi la vita, senza riuscirci. I carabinieri, allertati dalla sua telefonata, lo hanno trovato chiuso in bagno e sono riusciti a entrare per bloccarlo.
Femminicidio a Bari: uccide la moglie e si costituisce, indagini in corso
Sul posto sono intervenuti i militari del Sis (Sezione Investigazioni Scientifiche), il medico legale e il pubblico ministero Angela Morea, per i rilievi e l’avvio delle indagini.
Restano ancora da chiarire le cause che hanno portato al gesto estremo. Il femminicidio di Lucia Chiapparino si aggiunge a una lunga e dolorosa lista di donne uccise in ambito familiare, spesso all’interno di contesti segnati da silenzi, tensioni e violenze mai denunciate.
Il sindaco di Bitonto, Francesco Paolo Ricci, ha commentato la tragedia sulla sua pagina Facebook:
“È stata spezzata una vita e con essa il respiro dell’intera comunità. Nel tempo Pasquale, in cui la sofferenza della Madonna Addolorata ci parla di un dolore muto, lacerante, questo fatto risuona con un’eco ancora più cupa. Non ci sono parole giuste. C’è solo il silenzio di chi osserva l’ingiustizia e ne resta ferito. Bitonto oggi è ferita. E piange in silenzio con Mariotto, con chi ha conosciuto questa donna, con chi ne sentirà l’assenza. Non aggiungo altro. Non servono parole, oggi“.