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Bari, donna sopravvive sotto le macerie della palazzina crollata: estratta viva

bari palazzina

Salvata tra l'emozione dei soccorritori, Rosalia De Giosa, 74 anni. È stata ritrovata viva dopo oltre 24 ore nel crollo della palazzina a Bari.

Dopo quasi 24 ore dal crollo della palazzina nel centro di Bari, i vigili del fuoco hanno rinvenuto la donna, inizialmente considerata dispersa, viva sotto le macerie. Grazie all’individuazione, i soccorritori hanno completato con successo le delicate operazioni di recupero.

Bari, donna viva dopo il crollo della palazzina: recuperata

I vigili del fuoco, dopo aver individuato la donna, hanno completato con successo le delicate operazioni per estrarla dalle macerie. Il recupero è avvenuto in tempi più rapidi rispetto alle previsioni iniziali.

Dopo il recupero, l’anziana è stata portata in ambulanza al Policlinico di Bari, dove, stando alle prime informazioni, le sue condizioni sembrano essere complessivamente buone.

Dopo 27 ore di intenso e faticoso lavoro, quando la donna ha riaperto gli occhi ed era finalmente salva, un’ondata di emozione ha travolto i presenti. Un fragoroso applauso è esploso tra i vigili del fuoco, visibilmente commossi per il successo delle operazioni di recupero.

Rosalia De Giosa, estratta dalle macerie di una palazzina crollata a Bari, ha trascorso la notte in rianimazione al Policlinico. Le sue condizioni sono stabili e, nonostante fratture costali e contusioni, gli esami non hanno rilevato danni agli organi interni. La donna, sempre cosciente, è stata trasferita in chirurgia per ulteriori controlli.

Il dottor Marco Ranieri, direttore del reparto di Rianimazione 1 del Policlinico di Bari, ha riferito che Rosalia De Giosa potrà tornare a casa in tempi brevi, ma ha precisato che sarà necessario un ulteriore monitoraggio per alcuni giorni per prudenza. Ha aggiunto che, al suo arrivo al Policlinico, la donna ha chiesto del suo cane.

Il cane, infatti, sarebbe stato trovato sotto le macerie e affidato ai familiari di Rosalia, ma, a causa della confusione del momento e non vedendo la padrona, è scappato. La famiglia e i volontari hanno lanciato un appello: chiunque veda un cane di piccola taglia, meticcio a pelo lungo, nelle vicinanze del quartiere Carrassi o nelle zone limitrofe, è pregato di contattare subito le autorità o i canili locali. Samira è dotata di microchip, il che permetterà di identificarla con maggiore semplicità.

Bari, donna viva dopo il crollo della palazzina: il salvataggio è in corso

La signora è riuscita a comunicare con i soccorritori, ma le sue condizioni restano ancora sconosciute. Rosalia De Giosa, 74 anni, era rimasta intrappolata sotto le macerie della palazzina crollata ieri sera a Bari, tra via De Amicis e via Pinto. Nonostante le operazioni di sgombero, la donna, affetta da disabilità, continuava a vivere al quarto piano di un edificio dichiarato pericolante un anno fa.

Oltre a lei, al primo piano risiedevano due famiglie, probabilmente abusivamente: una era fuori città al momento del crollo, mentre l’altra è riuscita a fuggire appena ha sentito i rumori provenienti dai muri.

I vigili del fuoco hanno raggiunto il punto in cui la donna era rimasta bloccata e sono riusciti a comunicare con lei. Si troverebbe nell’area delle scale, probabilmente diretta lì nel tentativo di scappare. Le operazioni di recupero, secondo quanto riferito dai soccorritori, sono complesse e potrebbero richiedere molto tempo.

Secondo il sindaco di Bari Vito Leccese, come riportato da AdnKronos, si sarebbe salvata grazie alla porta blindata che l’avrebbe protetta dal crollo:

“Era nella zona o del bagno o della cucina, vicino alla porta di ingresso. Pare che la porta blindata le abbia fatto da scudo, probabilmente salvandola prima che le macerie rovinassero su di lei”.

La palazzina a Bari era inagibile: aperta inchiesta

Lo scorso 24 febbraio, l’edificio di cinque piani era stato evacuato a seguito di un’ordinanza comunale. Circa venti famiglie erano state trasferite altrove. I lavori di consolidamento erano iniziati pochi giorni prima del crollo e, secondo le prime ricostruzioni, potrebbe essere stato un pilastro centrale a cedere.

L’inchiesta è affidata al procuratore aggiunto Ciro Angelillis e alla pm Carla Spagnuolo, con la collaborazione della squadra mobile della questura di Bari. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i vigili del fuoco, con 19 squadre in azione, supportate da unità provenienti da Foggia, Avellino, Caserta, Salerno, Napoli e un’unità cinofila di Lecce, insieme a squadre di soccorso alpino e speleologico che utilizzano droni, cani e scavatori.