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Barcellona, stop agli affitti brevi: troppi turisti

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Il boom degli affitti brevi ha provocato un aumento dei prezzi delle case del 68%

La città di Barcellona ha annunciato che entro il 2028 impedirà l’affitto di appartamenti ai turisti. La decisione nasce per tentare di arrestare l’impennata dei costi delle case e favorire i residenti.

Basta affitti brevi a Barcellona

Afferma il sindaco della città, Jaume Collboni: “Stiamo affrontando quello che crediamo sia il problema più grande di Barcellona.”

Entro novembre 2028, dunque, Barcellona abolirà la licenza dei più di 10.000 appartamenti destinati agli affitti brevi.

Il problema degli affitti brevi

Quello delle case-vacanza è un problema che affligge tutte le grandi città turistiche nel mondo, Italia compresa.

A Barcellona, nello specifico, il boom degli affitti a breve termine ha fatto aumentare il costo degli appartamenti del 68% negli ultimi 10 anni.

Questo fa sì che molte persone, i giovani soprattutto, non possano permettersi una casa, creando forti diseguaglianze sociali. E, ancora, che i residenti si trovino a essere espulsi da alcuni quartieri a causa dei prezzi sempre più gravosi.

Il sindaco è chiaro: bisogna essere grati al turismo (la Spagna è tra i tre paesi al mondo più visitati), ma quello degli affitti brevi è un tema caldo a cui è necessario porre un rimedio.