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Bambino morto nel pozzo, il testimone: "Si sarebbe potuto evitare"

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Ad un giorno dalla morte del bambino, caduto nel pozzo a Palazzolo Acreide, interviene un testimone che racconta la tragedia

Nella giornata di ieri, 27 giugno, a Palazzolo Acreide, in provincia di Siracusa, un bambino di 10 anni, Vincenzo Lantieri, è morto dopo essere caduto in un pozzo: spuntano le prime parole di un testimone dopo il tragico evento.

Le parole del testimone

Forti accuse da parte del testimone, Salvatore La Rosa, che vive in una casa accanto alla fattoria in cui erano i bambini nel pomeriggio di ieri.

Al TGR Sicilia l’uomo ha raccontato che la tragedia si sarebbe potuta evitare:

“La signora è scesa a mani nude la sotto, in attesa dei soccorsi, arrivati dopo due ore“.

Il bambino dopo essere caduto nel pozzo ha parlato con la madre e il padre, loro lo chiamavano e lui chiedeva aiuto, dunque il piccolo Vincenzo non è morto sul colpo, ma con il trascorrere del tempo.

Le indagini dopo la morte del bambino

La Procura di Siracusa ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo contro ignoti. Saranno ascoltate tutte le persone presenti durante l’escursione, per ricostruire i momenti precedenti la caduta e capire se ci siano state negligenze o mancanze di sicurezza.

Nel registro degli indagati sarebbero stati inseriti il proprietario del terreno, in cui si svolgeva la gita, e gli educatori che accompagnavano i bambini, compresa l’educatrice che ha tentato di salvarlo.

Al momento si attendono i risultati dell’autopsia che verrà effettuata domani, sabato 29 giugno.