Era nato per la musica; suo padre Leopold lo capì subito e, grazie alla sua indiscutibile abilità imprenditoriale, fece in modo che il mondo intero potesse conoscere e godere delle incredibili qualità artistiche di suo figlio.
Il piccolo Mozart si sedette per la prima volta al clavicembalo all’età di soli tre anni, forse per imitare la sorella maggiore Nannerl; a quattro anni era in grado di eseguire pezzi piuttosto elaborati e, addirittura, di comporne di propri; la sua prima composizione ufficiale, il Minuetto in sol maggiore K 1 risale al 1761, quando aveva appena cinque anni (era nato il 27 Gennaio del 1756).
A sei anni il piccolo genio imparò a suonare il violino, a sette era capace di esibirsi in eccezionali performances davanti a pubblici esigenti.
Si dice che il primo pentagramma della sua vita, Wolfang lo abbia scarabocchiato, piccolissimo, sulla pregiata tappezzeria di casa.
Insomma, un destino unico, favorevolmente segnato, almeno dal punto di vista artistico, fin dall’inizio.