Roma, 15 apr. (Adnkronos) – "Oggi, dopo anni di sincero e generoso impegno, si conclude ogni mio rapporto con Azione di Carlo Calenda". Lo scrive in un post su Fb, Barbara Masini, ex-senatrice di Forza Italia passata con Azione e protagonista di un coming out nei giorni della discussione del ddl Zan, annunciando il voto favorevole al provvedimento. E' stato poi proprio Carlo Calenda ad officiare l'unione civile della ex-parlamentare con la sua storica compagna. Oggi l'annuncio dell'addio ad Azione.
"Da tempo Azione è bloccata in una stagnazione sterile, è la negazione stessa dei suoi valori fondativi, smentiti in più occasione dai fatti, oltre che delle parole. Nella mia esperienza, la parola data, il senso di gratitudine e il rispetto sono valsi meno di un mezzo pacchetto di sigarette Winston, unico collegamento riscontrabile con un mito troppo spesso nominato – e mai capito – come Winston Churchill. Ho invece notato che a valere fin troppo è l’interesse personale, l’ego. Le pene, per chi non li rispetta, sono l’emarginazione o l’epurazione, in una bolla di auto percezione di pienezza e sostanza che è fatta di poco, ma con molta irriconoscenza e hybris".
"Lascio questo gioco di ruoli di cui al resto del mondo non importa niente e una politica in continua contraddizione fra ciò che dice e ciò che fa. Nel tempo sono ormai più che noti gli ammiccamenti al centro, a sinistra, a destra; i momenti dialoganti come quelli sul piede di guerra per cancellare un avversario politico, così come una attitudine, in stile longobardo e assai poco romano, del governare a macchia di leopardo nelle varie zone di Italia: col Pd, ma anche con Fratelli d’Italia, con la Lega o con AVS e i 5 Stelle, disponibili a tutto e al contrario di tutto, in totale disprezzo di quella gravitas e di quell’etica di cui ci si riempie la bocca con prosopopea auto assolutoria verso se stessi, ma sempre giudicante e didascalica verso gli altri. Lascio, prendendo in prestito umilmente una frase di Califano, senza scomodare invano la grandezza degli statisti: “Anche se non mi è concesso dico sempre quello che mi va. Libertà che ho nelle vene, libertà che mi appartiene, libertà che è libertà".