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Il fenomeno dell’iperturismo a Roma
Negli ultimi anni, Roma ha visto un aumento esponenziale del fenomeno dell’iperturismo, caratterizzato da un incremento degli affitti brevi e una crescente turistificazione dei quartieri storici. Questo fenomeno ha portato a una vera e propria crisi abitativa, con i residenti costretti a fronteggiare l’aumento dei prezzi degli affitti, che spesso superano le loro possibilità economiche. Gli attivisti, in particolare, denunciano come gli affitti a breve termine stiano divorando quelli a lungo termine, rendendo difficile per le famiglie trovare soluzioni abitative adeguate.
La protesta degli attivisti
Recentemente, un gruppo di attivisti ha deciso di prendere posizione contro questa situazione, sabotando i sistemi di check-in automatici, noti come smart lock, utilizzati per gli affitti brevi. A pochi passi dal Circo Massimo, gli attivisti hanno rimosso questi dispositivi, sostituendoli con un messaggio chiaro: “Se stai cercando i locker e non li trovi, leggi qua sotto”. Questa azione simbolica è stata accompagnata da un comunicato che denuncia la svendita della città al turismo mordi e fuggi, che aliena i residenti e impoverisce il tessuto sociale della capitale.
Le richieste degli attivisti
Nel loro comunicato, gli attivisti hanno chiesto un intervento deciso da parte delle autorità locali, in particolare del sindaco Gualtieri, affinché venga stabilito un patto sociale per il Giubileo. Questo accordo dovrebbe prevedere una soglia massima per gli immobili adibiti ad affitti brevi, al fine di tutelare i residenti e fermare la speculazione immobiliare. “Costruiamo il giubileo dei poveri!”, è l’appello finale degli attivisti, che chiedono un cambiamento radicale nella gestione del patrimonio immobiliare della città.