La legale di Alessia Pifferi, Alessia Pontenani, ha dichiarato di avere dei documenti che attestano l’infermità dell’imputata.
Avvocato Alessia Pifferi: “Ho documenti dello Stato che attestano infermità mentale”
L’avvocata Alessia Pontenani è arrivata alla nuova udienza del processo ad Alessia Pifferi con documenti molto importanti da mostrare, come riportato da Fanpage.it. “Abbiamo trovato quello che mancava” ha dichiarato ai cronisti. “Ho trovato la 104” ha aggiunto. Questo vuol dire che è lo Stato italiano ad aver decretato la disabilità cognitiva di Alessia Pifferi. “Questo vuol dire che aveva una disabilità seria e accertata: è andata in psicoterapia dai 6 agli 11 anni e poi ha smesso di farla” ha spiegato la legale.
La famiglia Pifferi, però, aveva negato i problemi cognitivi della donna anche quando la difesa aveva presentato documenti della scuola che parlavano di un’insegnante di sostegno. “Forse la famiglia non ha capito la gravità” ha commentato la legale. Una gravità che secondo la difesa sarebbe stata sottovalutata anche nella perizia psichiatrica.
Nuova udienza del processo Pifferi
Nella giornata di oggi è prevista la nuova udienza del processo. I giudici della Corte d’Assise hanno valutato i documenti portati dalla difesa. Alla richiesta di riaprire la perizia psichiatrica si è opposto il pm Francesco De Tommasi. “Si tratta di una documentazione in cui non si evince nessun ritardo. Si parla di un grave difficoltà di apprendimento, situazione molto diffusa tra bambini. Noi dobbiamo valutare Alessia Pifferi come era la settimana in cui è successo tutto. Non come era 30 anni fa a scuola” ha dichiarato. La Corte dovrà decidere se far riaprire o meno la perizia superpartes.