È fondamentale agire subito per prevenire una possibile pandemia di H5N1. Non si tratta solo di un allarme, ma di un appello urgente da parte di un gruppo di scienziati, espresso in una lettera pubblicata su Science, che temono una pandemia derivante da un’evoluzione pericolosa dell’aviaria.
Aviaria, l’allerta degli scienziati: prepararsi a una nuova pandemia
Secondo gli esperti, sebbene la maggior parte dei casi di influenza aviaria sia risultata lieve, il virus H5N1 ha il potenziale di causare gravi malattie e diffondersi rapidamente. Per questo motivo, è necessaria un’azione urgente per colmare le lacune nella preparazione a una pandemia.
Attualmente, la disponibilità di un vaccino influenzale è fortemente limitata dalle tecnologie approvate, come i vaccini a base di proteine. Inoltre, la produzione e la distribuzione del vaccino sono ostacolate dal tempo richiesto per testare immunogenicità, efficacia e altri parametri sui lotti.
Molte agenzie regolatorie, poi, non dispongono delle risorse necessarie per valutare rapidamente i vaccini pandemici in modo adeguato. Per accelerare il processo di sviluppo, valutazione e accesso ai vaccini, gli esperti suggeriscono di migliorare la collaborazione tra l’industria, i governi e gli enti regolatori, concentrandosi su tecnologie innovative come i vaccini a mRNA e quelli basati su nuovi antigeni. Inoltre, sarebbe fondamentale allineare i percorsi e i requisiti normativi e modernizzare la valutazione dell’immunogenicità e gli strumenti per il rilascio dei lotti. Infine, per garantire un accesso equo ai vaccini, è necessario istituire un quadro globale che preveda finanziamenti e acquisti anticipati per i Paesi a basso e medio reddito.
“Le strategie dovrebbero basarsi sull’esperienza fatta con l’influenza stagionale, con Covid-19 e altri focolai, e utilizzare le infrastrutture esistenti, coinvolgendo chi dovrà implementare i programmi. La pianificazione dell’immunizzazione e delle comunicazioni deve essere integrata e coinvolgere le comunità interessate, e deve trascendere le divisioni politiche”.
Un altro elemento fondamentale è l’attuazione di un programma completo di sensibilizzazione e comunicazione, supportato dalla scienza comportamentale, per rispondere alle preoccupazioni riguardo ai vaccini e ricostruire la fiducia nella sanità pubblica.
Aviaria, l’allerta degli scienziati: colpiti anche i gatti
“Il virus ha attraversato specie e si è adattato a ospiti mammiferi, tra cui bovini da latte, causando un’esposizione diffusa e sporadiche infezioni nell’uomo”.
Il virus H5N1 dell’aviaria risulta particolarmente mortale per i gatti domestici, che possono contrarlo attraverso il contatto con uccelli infetti, cibo contaminato o latte di vacca infetto.
In Italia sono stati segnalati due casi, entrambi nel bolognese, secondo quanto riportato da La Stampa. Tuttavia, negli Stati Uniti la situazione è più preoccupante: il Dipartimento della Salute del New Jersey ha confermato un focolaio di influenza aviaria ad alta patogenicità tra i gatti, con il conseguente ritiro di cibo per gatti contaminato da parte di due aziende.