Roma, 19 giu. (Adnkronos) – La battaglia in aula è finita stamattina presto con l'approvazione finale dell'autonomia, dopo una seduta fiume durata l'intera la notte. Le opposizioni sono già pronte a portare la battaglia fuori dal Parlamento, avviando la raccolta firme per il referendum abrogativo. Ci sono tutti. A Pd, M5S, Avs e Più Europa, ieri insieme a Santi Apostoli per la piazza unitaria contro le riforme del governo Meloni, si uniscono anche Italia Viva e Azione. Sul referendum insomma il campo è extra large. Un primo passo verso quel "basta divisioni" richiamato ieri da Elly Schlein alla manifestazione a Roma davanti a una piazza che ha chiesto, a gran voce e a più riprese, unità.
"Ci hanno tenuto tutta la notte in Parlamento pur di approvare l'autonomia differenziata e brandire -ha scritto stamattina Schlein su Instagram- lo scalpo del Sud prima dei ballottaggi. E così Fratelli d'Italia si piega all'antico sogno secessionista della Lega. Suggerirei che a questo punto cambiassero il nome in Brandelli d'Italia. O Fratelli di mezza Italia, visto che la stanno spaccando in due. Continueremo a batterci contro l'autonomia differenziata e il premierato insieme alle altre opposizioni, come abbiamo fatto ieri sera in una piazza unitaria e pienissima".
E poi più tardi la segretaria del Pd torna a incalzare Giorgia Meloni: "Meloni ha piegato la testa davanti ai ricatti della Lega che ha minacciato di far cadere il governo sullo Spacca Italia. E meno male che diceva di non essere ricattabile". Giuseppe Conte rilancia la critica ai tempi di quando era premier, nel campo della destra: "Spaccano l'Italia col favore delle tenebre", scrive sui social stamattina poco prima del voto finale sull'autonomia. E ancora: "Fratelli d'Italia, pur di portare a casa il premierato, ha ceduto allo scambio con la Lega e all'approvazione dell'autonomia differenziata che spacca il Paese. Si fanno chiamare Fratelli d'Italia ma poi dividono gli italiani in serie A,B,C".
Pronti alla raccolta firme anche Avs e Più Europa che con Riccardo Magi chiede di darsi subito da fare: "Le opposizioni si mettano subito al lavoro per costruire l'ipotesi referendaria e il governo renda accessibile finalmente la piattaforma per la raccolta delle firme digitali, come previsto dalla legge da oltre due anni".
Assenti ieri in piazza, sul referendum ci sono anche Iv e Azione. "Anche Italia viva raccoglierà le firme contro la riforma dell'autonomia differenziata -annuncia Matteo Renzi- insieme a quelli che vorranno starci. Questa riforma non serve al nord e fa male al sud. Abbiamo votato contro in Aula, saremo conseguenti sul referendum". Anche il partito guidato da Carlo Calenda sarà della partita: "Azione è pronta a unirsi alla battaglia referendaria". Con una avvertenza: "Va considerato il quorum necessario ed allo stesso tempo evitare di fare regali alla maggioranza".