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Autonomia differenziata: il Veneto chiede al governo le prime nove materie

Veneto chiede le prime nove materie non Lep

Si parte con l'autonomia differenziata. Il Veneto ha chiesto al governo le prime nove materie.

Luca Zaia, governatore del Veneto, ha spiegato che la Regione ha chiesto al governo le prime nove materie non sottoposte a Lep.

Autonomia differenziata: il Veneto chiede al governo le prime nove materie

Firmiamo oggi la riapertura del tavolo di trattativa nazionale sull’autonomia. Ripartiamo da dove ci eravamo fermati” sono state le parole del governatore del Veneto, Luca Zaia, durante la conferenza stampa organizzata a Palazzo Balbi. Il governatore ha spiegato che subito saranno oggetto di trattative le “nove materie non sottoposte a Lep“, che potranno essere al centro della discussione. Tra 24 mesi si potrà discutere delle altre 14 materie.

Abbiamo un dossier per ogni materia e siamo pronti a presentarlo per ogni materie richiesta. Riuniremo il tavolo della consulta ragionale e faremo tutti i passaggi che dovremo fare. Ma i dossier sono gia’ pronti, sono 9 dossier da discutere sentendo anche le idee della nostra controparte perché gli accordi si fanno in due. Il menù prevede le 9 materie” ha dichiarato Luca Zaia.

La richiesta di Luca Zaia

Nella lettera firmata da Luca Zaia e indirizzata a Giorgia Meloni e al ministro Roberto Calderoli vengono richieste le 9 materie per cui non è prevista la determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni (Lep) in base alla legge approvata.

Le materie sono:

  • Organizzazione della giustizia di pace;
  • Rapporti internazionali e con l’UE della Regione;
  • Commercio con l’Estero;
  • Professioni;
  • Protezione civile;
  • Previdenza complementare e integrativa;
  • Coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario;
  • Casse di risparmio, casse rurali, aziende di credito a carattere regionale;
  • Enti di credito fondiario e agrario a carattere regionale.

Il governatore ha chiesto di aggiungere le materie in cui vi è stata già convergenza tra Stato e Regione nell’ambito dell’Accordo preliminare. Si tratta di politiche del lavoro, istruzione, tutela dell’ambiente e dell’ecosistema e tutela della salute.