**Autonomia: Calderoli, 'trasferimento funzioni Lep solo con risorse aggiuntive necessarie'**

Roma, 7 ott. (Adnkronos) - "La legge sull'autonomia differenziata, coerentemente con il suo contenuto essenzialmente procedurale, non stanzia direttamente risorse finanziarie aggiuntive per il finanziamento dei Lep. Non per questo esclude la necessità di risorse aggiuntive, tanto &e...

Roma, 7 ott.

(Adnkronos) – "La legge sull'autonomia differenziata, coerentemente con il suo contenuto essenzialmente procedurale, non stanzia direttamente risorse finanziarie aggiuntive per il finanziamento dei Lep. Non per questo esclude la necessità di risorse aggiuntive, tanto è vero che espressamente prevede che, qualora dalla determinazione dei Lep derivino nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, il trasferimento delle funzioni possa intervenire solo 'successivamente all’entrata in vigore dei provvedimenti legislativi di stanziamento delle risorse finanziarie volte ad assicurare i medesimi livelli essenziali'".

Lo ha assicurato il ministro per gli Affari regionali, Roberto Calderoli, intervenendo alla Camera in occasione della discussione della mozione sull'autonomia differenziata presentata dal capogruppo del Movimento 5 stelle, Francesco Silvestri.

"Al contrario, la mancata previsione di stanziamenti aggiuntivi nel testo della legge-quadro -ha spiegato l'esponente dell'Esecutivo- è coerente con la sua impostazione, in base alla quale tale necessità potrà essere valutata solo dopo l’individuazione dei Lep e dei relativi costi e fabbisogni standard.

Prima sarebbe del tutto arbitrario avanzare stime sull'entità del fabbisogno di risorse aggiuntive necessarie al loro finanziamento. Peraltro, il tema della previa determinazione dei Lep ha una portata più generale, potendo interessare anche materie ulteriori rispetto a quelle di cui all’articolo 116, terzo comma, della Costituzione".

Calderoli ha quindi spiegato che il Clep (il Comitato tecnico-scientifico presieduto dal professor Sabino Cassese) "sta approfondendo in un sottogruppo il metodo per la determinazione dei costi e fabbisogni standard in modo da renderli adeguati alle esigenze degli Enti (l’esperienza già maturata per i Comuni è assai utile)".

Il ministro ha quindi spiegato che "non sussiste alcuna interdipendenza tra il completamento del federalismo fiscale cosidetto simmetrico, ivi comprese le misure organiche di perequazione per i territori con minore capacità fiscale, e l'attuazione dell'autonomia differenziata. Tuttavia, a ulteriore conferma dell’attenzione del Governo per la piena attuazione del federalismo fiscale anche nel contesto dell’attuazione dell’autonomia differenziata, rammento che il tema della perequazione è esplicitamente contemplato nell’ambito della legge di attuazione, anche con riguardo alla cosiddetta perequazione infrastrutturale.

Quest’ultima è stata oggetto di ulteriore e specifica attenzione da parte del legislatore (si vedano ad esempio gli interventi sulla Zes unica e quelli dedicati alla rifinalizzazione delle risorse del fondo perequativo infrastrutturale)".

"Va poi ricordato -ha concluso Calderoli- che il Fondo perequativo è oggetto di uno specifico principio e criterio direttivo nell’ambito della legge di delega fiscale. In proposito, confermo che il Governo è al lavoro per assicurare il coerente esercizio della delega, per il quale sono in corso appositi tavoli tecnici".