Roma, 7 nov. (Adnkronos) – "Tra le tante uscite amene della grottesca audizione odierna di Giorgetti in commissione Bilancio, spicca la convinzione con cui il 'Don Abbondio' titolare del ministero dell’Economia ha difeso l’azzeramento del fondo per l’automotive, le cui risorse, pari a 4,6 miliardi, verranno sviate su nuove spese militari. Secondo Giorgetti non ha senso finanziare agevolazioni nel settore automobilistico, visto che di veicoli ne produciamo sempre meno e rischiamo solo di incentivare acquisti di auto cinesi. Parole che ufficializzano la condanna a morte della filiera da parte del governo Meloni". Così in una nota i parlamentari M5s delle commissioni Attività produttive di Camera e Senato Emma Pavanelli, Chiara Appendino, Enrico Cappelletti, Antonio Ferrara, Sabrina Licheri e Gisella Naturale.
"Per carità, nessuna sorpresa: tanto la premier, quanto i ministri Giorgetti e Urso non hanno saputo dire una parola di fronte ai migliaia di lavoratori scesi in piazza a più riprese nel mese di ottobre – aggiungono -. In sostanza, bisogna prepararsi a un triste festival di delocalizzazioni e a una deflagrazione del ricorso alla cassa integrazione. Del resto, eccezion fatta per l’industria legata al comparto militare, la terza legge di bilancio di Giorgetti si contraddistingue per il vuoto cosmico in tema di politiche industriali e nuovi investimenti". "Con Meloni l’Italia alza definitivamente bandiera bianca sull’automotive, con conseguenze a dir poco catastrofiche", concludono i pentastellati.