Stéphane Séjourné, vicepresidente della Commissione Europea, in visita a Milano, ha ribadito l’impegno dell’UE a sostenere la transizione ecologica senza danneggiare le imprese.
Auto, Ue: nuove misure per sostenere l’industria e la sostenibilità
L’industria europea, e quella italiana in particolare, affronta una crisi prolungata, con ventuno mesi consecutivi di calo produttivo. Per affrontare queste difficoltà, Séjourné ha proposto un approccio pragmatico che combina transizione verde, investimenti strategici e semplificazione normativa.
Le difficoltà dei settori industriali
Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, ha sottolineato l’urgenza di rilanciare gli investimenti, evidenziando i rischi per l’occupazione e la competitività. Settori come l’automotive, l’acciaio e la chimica soffrono il peso della concorrenza internazionale, dei costi elevati e delle complesse normative europee.
Auto, l’Ue e l’Industria europea in crisi: annunciati interventi per il rilancio
Proposte per l’automotive
Séjourné ha annunciato l’intenzione di anticipare al 2025 la revisione delle regole sul divieto dei motori a combustione interna. Tra le iniziative, un dialogo strategico con la filiera e la revisione delle multe sulle emissioni di CO₂.
Un fondo per la competitività
L’UE sta valutando la creazione di un fondo per sostenere settori strategici, come il clean tech e l’automotive, incentivando progetti innovativi e contrastando la delocalizzazione.
Riduzione della burocrazia
La semplificazione normativa è al centro della strategia europea, con interventi sul regolamento REACH e un piano per l’industria pulita nei primi cento giorni del nuovo mandato.
Séjourné ha scelto l’Italia come primo paese per la sua missione, riconoscendone il ruolo cruciale nel panorama industriale europeo.